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Aggiornato: 3 giugno 2025


D’i Serafin colui che più s’india, Moïsè, Samuel, e quel Giovanni che prender vuoli, io dico, non Maria, non hanno in altro cielo i loro scanni che questi spirti che mo t’appariro, hanno a l’esser lor più o meno anni; ma tutti fanno bello il primo giro, e differentemente han dolce vita per sentir più e men l’etterno spiro.

E io, che mai per mio veder non arsi piu` ch'i' fo per lo suo, tutti miei prieghi ti porgo, e priego che non sieno scarsi, perche' tu ogne nube li disleghi di sua mortalita` co' prieghi tuoi, si` che 'l sommo piacer li si dispieghi. Ancor ti priego, regina, che puoi cio` che tu vuoli, che conservi sani, dopo tanto veder, li affetti suoi.

quant’ è dal punto che ’l cenìt inlibra infin che l’uno e l’altro da quel cinto, cambiando l’emisperio, si dilibra, tanto, col volto di riso dipinto, si tacque Bëatrice, riguardando fiso nel punto che m’avëa vinto. Poi cominciò: «Io dico, e non dimando, quel che tu vuoli udir, perch’ io l’ho visto l

O stolto uomo, e non vedi tu che il sapere tuo tu non l'hai da te, ma la mia bontá, che provide al tuo bisogno, te l'ha dato? Chi tel mostra? Quel che tu in te medesimo pruovi: che tale ora vuoli tu fare una cosa, che tu non la puoi fare saprai fare. Alcuna volta non avarai el tempo, e, se avarai el tempo, ti mancará el volere.

quant'e` dal punto che 'l cenit inlibra infin che l'uno e l'altro da quel cinto, cambiando l'emisperio, si dilibra, tanto, col volto di riso dipinto, si tacque Beatrice, riguardando fiso nel punto che m'avea vinto. Poi comincio`: <<Io dico, e non dimando, quel che tu vuoli udir, perch'io l'ho visto la` 've s'appunta ogne ubi e ogne quando.

Pensando tu in che modo vi potessi venire, sai che ti fu risposto, essendo tu adormentata, sopra questo desiderio: non tanto che nella mente, ma nel suono de l'orecchia tua rinsonò la voce, in tanto che, se bene ti ricorda, tu ritornasti al sentimento del corpo tuo, dicendoti la mia Veritá: Vuoli tu venire a perfecta puritá ed essere privata degli scandali, e che la mente tua non sará scandalizzata per veruna cosa?

Per questo modo verrai a me in veritá e mostrarrai d'avere tenuto a mente e observata la doctrina che ti fu data dalla mia Veritá, cioè di giudicare la volontá mia e non quella degli uomini; e cosí debbi fare se vuoli avere la virtú schiectamente e stare ne l'ultimo perfectissimo e glorioso lume, pascendoti a la mensa del sancto desiderio del cibo de l'anime, per gloria e loda del nome mio.

Lo buon maestro a me tutto s'accolse, dicendo: <<Di` a lor cio` che tu vuoli>>; e io incominciai, poscia ch'ei volse: <<Se la vostra memoria non s'imboli nel primo mondo da l'umane menti, ma s'ella viva sotto molti soli, ditemi chi voi siete e di che genti; la vostra sconcia e fastidiosa pena di palesarvi a me non vi spaventi>>.

Parola Del Giorno

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