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Aggiornato: 30 aprile 2025


Vi basti sapere che da qualche tempo era scaduta un tantino, e aspettava la rivincita dal mondo ingrato, vivendo in un quartierino modesto, che si apriva a pochissimi; andando di rado per le vie, ma sempre contegnosa come una vedovella che non vuol sentir parlare di Cupido se non è accompagnato dal suo collega Imeneo: mostrandosi nei teatri a tutte le prime rappresentazioni, e non accettando, da quei pochissimi che abbiam detto, altro che fiori e cartocci di zuccherini; segno che li teneva a stecchetto.

«Vana è la difesa del Console, quando egli tocca del merito della legge. Son forse le leggi così provvidamente ordinate, che più non s'abbia a mutarle? E non ve n'ha di tali, che il tempo ha reso inutili, o contrarie allo scopo? Questa legge non è delle prime e sacrosante di Romolo; nemmanco delle Dodici Tavole. È nuova, e fu fatta quando Roma, per la rotta di Canne, era minacciata dell'ultimo eccidio. I socii ribellati; non uomini per l'esercito; non ciurme alle navi; non denaro all'erario. La repubblica, per far soldati e marinai, comperava gli schiavi dai loro padroni, con promessa di pagarli a guerra finita. Tutti davano il proprio, dall'opulento senatore alla vedovella meschina. E gi

Dei cinque che mi fan cerchio per ciglio, colui che più al becco mi s’accosta, la vedovella consolò del figlio: ora conosce quanto caro costa non seguir Cristo, per l’esperïenza di questa dolce vita e de l’opposta.

Quiv'era storiata l'alta gloria del roman principato, il cui valore mosse Gregorio a la sua gran vittoria; i' dico di Traiano imperadore; e una vedovella li era al freno, di lagrime atteggiata e di dolore. Intorno a lui parea calcato e pieno di cavalieri, e l'aguglie ne l'oro sovr'essi in vista al vento si movieno.

Tanto e` a Dio piu` cara e piu` diletta la vedovella mia, che molto amai, quanto in bene operare e` piu` soletta; che' la Barbagia di Sardigna assai ne le femmine sue piu` e` pudica che la Barbagia dov'io la lasciai. O dolce frate, che vuo' tu ch'io dica? Tempo futuro m'e` gia` nel cospetto, cui non sara` quest'ora molto antica,

Molto ben sa la legge nel suo core la maritata, che le pose il mondo; la sa la vedovella pel suo onore, e la fanciulla la conosce a fondo: ma la foia, il capriccio ed il furore, la vanitá mena la mazza a tondo; e maritate, vedove e donzelle spezzan le leggi e fabbrican novelle. Un «costume novel» detto è l'abuso.

Quiv'era storiata l'alta gloria del roman principato, il cui valore mosse Gregorio a la sua gran vittoria; i' dico di Traiano imperadore; e una vedovella li era al freno, di lagrime atteggiata e di dolore. Intorno a lui parea calcato e pieno di cavalieri, e l'aguglie ne l'oro sovr'essi in vista al vento si movieno.

Tanto e` a Dio piu` cara e piu` diletta la vedovella mia, che molto amai, quanto in bene operare e` piu` soletta; che' la Barbagia di Sardigna assai ne le femmine sue piu` e` pudica che la Barbagia dov'io la lasciai. O dolce frate, che vuo' tu ch'io dica? Tempo futuro m'e` gia` nel cospetto, cui non sara` quest'ora molto antica,

Teresita, una vedovella ancor giovane, simpatica vestita con finissima semplicit

Dei cinque che mi fan cerchio per ciglio, colui che piu` al becco mi s'accosta, la vedovella consolo` del figlio: ora conosce quanto caro costa non seguir Cristo, per l'esperienza di questa dolce vita e de l'opposta.

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