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Aggiornato: 13 giugno 2025
Adesso poi l'hanno presa anche con Omero. Ed ecco come. Corinna, emula di Saffo, gli antichi la chiamarono mosca, e non certo per dimostrarle soverchia ammirazione. Quello che di lei conoscevamo fino a poco tempo fa era davvero troppo poco per valutare la convenienza di tale epiteto; ma nel 1906 uno dei famosi papiri ci diede un paio di frammenti abbastanza importanti.
Dante aveva più ingegno di Napoleone, ma non si è cominciato a valutare davvero la sua opera che al principio del nostro secolo. Chi oggi vorrebbe essere stato Dante? Chi non ha sognato di essere Napoleone I? Forse il poema di Dante non ha procurato al pensiero tante soddisfazioni quante la biografia di Napoleone! La sua leggenda è stata l'ebbrezza di questo secolo.
E bisogna vedere con quale tenerezza che suscita l'indegnazione e lo scherno di chi non sa valutare la ragione del fatto la buona moglie del contadino guarda a quell'animale immondo, che dorme sotto il suo misero lettuccio, e che sinanco gratta colle proprie mani e quasi accarezza a preferenza dei figli!
"Nell'Italia nostra (vi si diceva) vi sono tuttavia gli Aristotelici delle Lettere, come vi furono della Filosofia; e sono quei tenaci adoratori delle parole, i quali fissano tutti i loro sguardi sul conio di una moneta, senza mai valutare la bont
Ed allora fu che il pontefice e gli altri potentati quasi tutti d'Italia cominciarono a battere li loro scudi d'oro, doppie e doppioni di bontá inferiore non solo a' primi, ma a que' stessi di Carlo quinto; e la corte romana, per isfuggire il pregiudizio che portava alle sue entrate la diminuzione dello scudo d'oro, ha ritenuto dipoi il costume di valutare lo scudo d'oro di Camera un paolo piú dello scudo d'oro corrente o sia della mezza doppia.
L'oro e l'argento sono prezzi l'uno dell'altro, come giá si mostrò, e secondo la varia abbondanza dell'uno e dell'altro mutasi la proporzione con che l'uno all'altro si baratta, il che pure si provò sopra: onde ciascuna zecca dovrebbe valutare le monete sue d'oro e d'argento a quella proporzione che ne' prezzi degli argenti e degli ori non coniati comunemente fra' mercanti di quel paese vien osservata; e questa non suol esser giammai molto differente da un paese all'altro, se non sono molto distanti o vi sia qualche circostanza particolare che ne dia l'impulso.
Accioché tutte le monete sinora fatte, cosí d'oro come d'argento, s'abbiano a spendere per l'avenire per li suoi giusti dati valori, sará necessario dar loro una ordinata correzione o tassa, qual si fará in questo modo, cioè: che, conosciuta dalli contisti, con i loro debiti mezi, la quantitá in peso del puro e del fino che nelle monete esser si trova, valutare ciascuna sorte di esse alla rata, cioè quelle di oro a ragion di lire 72 d'imperiali l'oncia, e quelle d'argento a ragion di lire 6 l'oncia, avendo solamente riguardo al puro ed al fino che in esse ed in ciascuna di loro essere si trova, e nel modo che in questo Discorso, al capitolo XLI ed al capitolo XLVI, in quella parte ch'appartiene a detti contisti, si contiene; con far fare tariffe in stampa che siano d'un medesimo tenore, cioè in quanto alla tassa delli danari, sí come cosí veramente per cagione dell'ordine esser dovranno.
Parola Del Giorno
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