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Aggiornato: 1 giugno 2025
La duchessina non avrebbe più fatto all'amore col Vharè, egli non l'avrebbe più veduta al braccio di suo marito non sarebbe più stato tormentato da quello spasimo che lo spingeva a correrle dietro e a fuggirla, non avrebbe più sofferto quella gelosia e quella brama acuta, pungente, che lo straziava, che lo faceva delirare, che gli metteva il diavolo addosso.
Che cos'era lui in fine?... Un gaudente povero, pieno di voglie inacerbite; un goloso dallo stomaco guasto, tormentato da inappetenze intermittenti. Capace di mutar gusti ed affetti per un cambiamento di luce, o di prospettiva. Capace, se avesse preso Maria con sè, di non amarla più affatto, di trovarla volgare, fuori della sua bella cornice di infelicit
Dormì pochissimo, sempre tormentato da Nora, dai soliti pensieri, dalle solite incertezze; e la mattina si alzò mezzo malato. Aveva palpitazioni terribili. Oh! non poteva scherzare col suo mal di cuore! Il medico gli aveva prescritto la tranquillit
Nella stanza il padre tormentato dallo spavento e dal rimorso percorreva chilometri in uno spazio di quattro metri, e il bambino smaniava nel delirio. Verso le sette di sera giunse il medico; un povero piccolo medico di campagna, il quale aveva avuto la previdenza di portare seco il chinino.
«D'altronde da più di due anni, pensava, vivo col duca.... Ah se ei mi ama, come io amai Federico, quanto ha dovuto soffrire della mia indifferenza!... Io l'ho sempre un po' tormentato per verit
Sei brutto e sei tormentato: e sarai brutto e sarai tormentato: ecco l'unica verit
Sconvolto, rabbioso, tormentato da cento pazzi disegni, aveva preso a furia la strada del borgo ed era entrato per la porta di san Biagio.
Incapace di appigliarsi ad alcun partito e tormentato ognor più acerbamente da tanta indecisione, un lampo di luce balenò al professore nel leggere una breve lettera che gli giunse improvvisamente da Udine da parte di don Letterio Prandina.
Perchè così turbato? chiese il Virey al fratello. Io parto per Milano rispose l'Albani; volete profittare della mia volante e tenermi compagnia? Impossibile. Devo trovarmi a Pietroburgo questa sera per prender parte ad un Consulto finale al letto dello Czarre, gravemente tormentato dai calcoli. Con dolore mi separo dai voi. Ci rivedremo?
Girò irrequieto su e giù nella stanza da studio, tormentato dai suoi antichi sogni, il cui ricordo, strana cosa, non lo abbandonava. Aprì due volte lo stipo e lo rinchiuse. La vista delle bombe non gli faceva più piacere. Una voce interna lo rimproverava: Tu fai contro la luce. Ed egli sentiva, che la voce non aveva tutti i torti. L'anarchia? L'unica tavola di salvezza. Gettare la bomba?
Parola Del Giorno
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