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Aggiornato: 25 maggio 2025
Alfine qualche cosa si mosse, dietro la tendina che biancicava: un leggero romore s'intese, la finestra si aprì; una vita bruna si piegò verso me. Sei tu? Un incredibile, inenarrabile sogno!
Ora Silvia comprendeva tutto, tutto: una grande tendina era stata lacerata davanti a' suoi occhi, la rivelazione del mondo l'aveva colpita, il suo intelletto era stato invaso dall'aspra scienza della vita. A lei venne il soffio allegro e sano della gioventù con le emozioni freschissime, le trepidanze, i rossori, le gaie speranze, gli entusiasmi, la fede inconcussa nel suo avvenire di donna. Poi lo slancio irresistibile della passione, la lotta dei sentimenti coi doveri, la parte della coscienza, l'urto perenne dell'anima coi sensi, l'alto ideale della virtù e le basse realt
Le parve che Cipriano sorgesse dal suo sepolcro a minacciar Roberto. Lasciò cader la tendina, e si ritrasse dalla finestra.
Lalla staccò il quadretto, lo guardò da tutte le parti, con una smania un po' nervosa, finchè, nascosta tra i fregi della cornice, in un angolo, scoperse una piccola molla; la spinse forte, colle dita; la tendina si alzò di scatto, e Lalla vide una miniatura, il ritratto di una donna bellissima, nuda fin oltre la met
Lalla inginocchiata, piangeva sempre, nascondendo la faccia nelle vesti di sua madre che, rigida e stecchita, nascosta dietro la tendina, non respirava, non viveva altro che per gli occhi, intenti in quell'uomo, sempre immobile laggiù, fra le colonne della chiesa. Era stata lei che aveva consigliato al Vharè di uscire.
Ma per mostrarle che sebbene in collera non cessava d'essere uno zio amoroso e sollecito, ripetè a guisa d'ammonizione suprema: Le apparenze, Teresa mia... ti raccomando di salvare le apparenze. Nella camera quasi buia, ritta davanti allo specchio, la Teresa Valdengo finiva di ravviarsi i capelli. Due volte Guido le aveva offerto di alzare un po' la tendina: ella aveva sempre risposto di no.
Dopo aver richiuso la finestra senza però abbassar la tendina, ella tirò il discorso sui luoghi ch'egli avrebbe visitati, sulle cognizioni che avrebbe acquistate senza fatica, col veder paesi e uomini nuovi, sulla sua promozione che questo lungo viaggio avrebbe affrettata, sulla gioia che la sua mamma avrebbe avuta di lì a due anni e mezzo o tre anni ritrovandolo più forte, più bello e con un gallone di più... Povera mamma!
Adesso però io non la vedo più; esclamò il galante mortificato. Era sole d'inverno e di tramonto, e, abbassata così la tendina, essi rimanevano in una oscurit
Si sentiva soffocare in quella stanza oscura e calda, temeva di cadere in deliquio; le conveniva alzarsi, vestirsi ed andare a passare le ore, solitaria dietro la tendina rialzata del suo balcone. Aveva lottato due mesi, aveva usato tutti i mezzi, aveva sprecato una inesauribile dose di pazienza, ma lo scopo si era allontanato sempre più.
Con uno stivale lucido e l'altro no, andai verso la bottega del mio barbiere: era chiusa e sulla porta stava scritto tanto di closed. Mi avvicinai alle porte di parecchie altre; tutte chiuse egualmente. Mi rassegnavo a passar la festa con la barba da fare, quando bussando per l'ultima volta all'uscio della bottega di un barbiere tedesco vidi un occhio al buco di una tendina abbassata.
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