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Aggiornato: 31 maggio 2025
E tu nella tua mente poetica, nella tua fede nel bene non sperar mai di potere colla tua influenza trasformarlo in un lavoratore. Lo stesso sarebbe pretendere di mutare una tartaruga in una rondine o di trasformare un gufo in un'aquila! Le professioni rispetto alla felicit
Portava un abito di vigogna oscuro; e teneva ancora in mano un pettine di tartaruga bionda con la costola d'argento. L'abito, di foggia semplicissima, secondava la svelta eleganza della persona. Un gran mazzo di crisantemi bianchi le saliva di sul tavolo all'altezza della spalla.
Passai accanto a Malek e a Saladino, i due cavalli focosi dell'Ambasciatore, inciampai in qualche altra tartaruga e mi fermai davanti alle tende dei servi a piedi. Erano coricati sopra un po' di paglia, senza coperte, l'uno a traverso l'altro; ma dormivan tutti d'un sonno così profondo, che non si sentiva un alito, e parevano morti ammucchiati.
Si avvicinò alla toeletta: c'erano le spazzole, le forbici ed anche i pettini d'avorio e di tartaruga. In uno, il pettine lungo, quello che Lalla aveva adoperato, ravviandosi i riccioli della fronte prima di uscire l'ultima volta per andare alla stazione, vide attortigliato alla dentatura un filo biondo, che pareva di seta. Giorgio lo staccò dal pettine tremando... poi se lo cacciò in fretta nel portabiglietti che aveva addosso, guardandosi attorno, come pauroso di commettere quella strana vilt
Era lei che piangeva? La Salvestra. No, signorina. Mortella. E chi dunque? La Salvestra. Le assicuro. Anzi era allegra. Era venuta a portarle una gran notizia! Mortella. Una gran notizia? La Salvestra. La tartaruga, quella che chiamavano Ninicchia, è ricomparsa. L’ha ritrovata dianzi sotto il leccio del Conte. Mortella. È vero?
Cesare ascoltava immobile, non accorgendosi che dalle mani gli era scivolato il portasigarette di tartaruga ed era caduto a terra. Guardava la ragazza, scoprendole a un tratto qualche espressione profondamente femminile, che gli era sempre sfuggita.
Centinaia di volte sono passato accanto alla fortuna, ed essa mi toccò, mi avvolse con la sua treccia odorosa e lieve, come quella che voi ora pettinate con un bel pettine di tartaruga... L’occasione mi trattenne il braccio, nè volle che io la ghermissi. È la nemica degli uomini, questa megera che si chiama Occasione!
Uscendo inciampai in qualcosa che m'insospettì: accesi un fiammifero: era una tartaruga. Guardai intorno e vidi a due passi da me un rospo enorme, che pareva che mi guardasse. Ebbi per un momento la tentazione di rinunziare all'impresa; ma la curiosit
Ella nutriva per la principessa una simpatia vivissima: verso di lei la spingeva un'attrazione invincibile; rinchiusa nella camera di essa, si era data a toccare tutti gli oggetti, di cui la gentildonna si serviva; i pettini di tartaruga, le scatole d'argento, le fialette, a borchie d'oro, ov'erano le polveri, i profumi: avea fin baciato un accappatoio, che la principessa indossava allora, sovente, la mattina.
Ma il Comitato, il bel nome, il governo, la "Navigazione" gli facevano risovvenire del più importante: delle cinquecento lire che gli doveva mandare il Brunetti; e allora andava sull'uscio dello studio e si metteva a gridare: Ma Taddeum! Quella tartaruga di Taddeum è tornato sì o no? Era la seconda volta che lo aveva mandato dal signor Brunetti.
Parola Del Giorno
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