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Aggiornato: 31 maggio 2025
In quel momento, con gran soddisfazione di Gianni che intravide una nuova occasione per essere licenziato, il campanello annunziava una visita ed un servitore in livrea fattosi avanti: "Eminenza! diceva tre donne, con una supplica chiedono di potersi presentare all'E. V." "Entrino" fu la risposta di Procopio, ma a Gianni non fece motto.
La sua voce si elevava a poco a poco: la sua passione scoppiava con violenza inusitata. Adriana rimaneva fredda, insensibile. Egli le si avvicinò e fissandola con occhi in cui passavano dei luccicori terribili. Badatevi disse con voce sorda in questo momento sono ancora lo schiavo che supplica; ma domani sarò il padrone che comanda.
Ma Tonio voleva seguire la Madonna; implorava collo sguardo e coi gesti e colle labbra balbuzienti chi sa quale parole di supplica disperata. Il segrestano lo mandò a rotoli con un ceffone, tra le risate del publico.
Egli vorrebbe, invece, persuaderla a rimandarlo da Milano, e le scrive una lettera, anzi una supplica, che finiva così: «Possa tu aver figli, eredi dell’impero, possa dio concederti tutto quanto desideri, ma rimandami a casa più presto che puoi»⁵⁰. Poi riflette a ciò che sta per fare, teme di compromettersi, inviando a Corte una lettera per la moglie dell’imperatore.
Il resto dei signori di Germania caldeggiava per Enrico. All'arrivo dei legati dei baroni, egli li riunisce a consiglio nella reale corte, ed il sire di Nordheim parla: Nobilissimo re, il popolo di Sassonia, non ultimo fra le nazioni dell'impero per la gloria e per la fede, vi supplica a rendergli l'antica libert
Gli si presenta a terra un ferito, il quale, giungendo le mani: Per amore della croce, abbiatemi misericordia! Dov'è madonna? supplica Ugo: Ah!... misericordia a me! Non uccidetemi! Dico di madonna! Madonna! I nemici! Misericordia, gran barone! Il traditore è quello che era all'uscio della cappella! Ho risparmiato anche il veleno per voi, gran barone!
Non può privare il mondo del suo canto. La fuga! Si getta ai piedi del cortigiano. Salvami! Poi cambia pensiero. Uccidimi! lo supplica. Nessuno osa farlo, si teme. Suicidati! Non ha coraggio. Fugge sopra un povero ronzino, seguito da quattro servi; uno solo gli è fedele, gli altri lo seguono costretti. Un servo fedele; un fenice Chi sei? Perchè non mi abbandoni tu pure?
I patti apposti alla assoluzione del Re non gravi per ora quanto alla sostanza, ma quanto all'apparenza eccessivi, imperciocchè Enrico dovesse farsi rappresentare da un'oratore a posta il quale nel portico di San Pietro genuflesso ebbe a leggere la supplica regia, e a sopportare di essere percosso con le verghe su le spalle secondo il rito di Roma quando assolve gli scomunicati.
In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s'aduna quantunque in creatura e` di bontate. Or questi, che da l'infima lacuna de l'universo infin qui ha vedute le vite spiritali ad una ad una, supplica a te, per grazia, di virtute tanto, che possa con li occhi levarsi piu` alto verso l'ultima salute.
La furia ostile l’abbandona; la voce perde ogni rudezza; la sua stessa persona sembra ripiegarsi. E nondimeno qualcosa di più sinistro le balena fra i cigli. Mio fratello m’implora, mia madre mi supplica. Ecco che la grazia entra in me. Voglio esser docile, quel che si dice «un sennino d’oro». Si ritrae a poco a poco verso l’uscio che è dietro a lei.
Parola Del Giorno
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