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ERASTO. Uccidimi presto e non farmi morire d'una ferita immortale. DULONE.... Al fin le diedi i dieci ducati per amor vostro e le diedi la collana, ché la portasse ad Amasia.

E una volta mi gridò, fuori di , con la voce soffocata: , , uccidimi! Compresi. Ella sperava la morte, l'aspettava da me. Era incredibile la sua forza nel dissimulare, alla presenza degli inconsapevoli. Ella riusciva ancora a sorridere! I noti timori per la salute di lei mi davano modo di giustificare certe tristezze che non sapevo nascondere.

DON FLAMINIO. Supplice e lacrimoso ti sta dinanzi a' piedi la cagion del tuo affanno: non chiede perdono vita, perché non la merita e non l'accetta ché quando l'uomo ha fatto quel che non deve, non deve piú vivere per non vivere vita pessima e infame, ma chiede vendetta. E se in te è rimasta qualche scintilla di fraterna pietá, uccidimi.

Per chi è che tu m'hai dimenticata? chiese ella con voce stridente. Per Fathma! Ah! traditore! Si scagliò innanzi come una belva; aveva in mano un pugnale che alzò. Abd-el-Kerim; noi siamo soli e tu sei in mia mano!... Uccidimi se ti piace; io morrò più presto. No, sarebbe una morte troppo dolce. A me occorre una vendetta raffinata, una vendetta lenta, una vendetta terribile.

Uccidimi! Ti prego, ti scongiuro! Uccidimi! esclama con angoscia di morte. Ha tanta paura della morte. Gli manca il coraggio del suicidio. Suicidati! Il calpestio si fa più vicino. Ecco apparire i soldati a cavallo. Deve, deve! Un ultimo sguardo al sole, che splende infuocato sul cielo: agli alberi verdi del giardino, La vita è cosi bella, e dover piombare nel regno delle ombre!

Egli aspettava forse una risposta, poichè si fermò, essendo tremante per tutte le membra. Il conte Alessandro, pallido come un chiaro di luna, si tacque. Il principe riprese, di voce solenne: Io ti fo giudice adesso. Se io sono colpevole verso quella donna, vendicala ed uccidimi. Se non lo sono, tu mi oltraggiasti. Ti aspetto dunque domani, qui. L'uno di noi debbe restarvi.

La greca si mise a sogghignare. Che direbbe Abd-el-Kerim se ti vedesse così? diss'ella beffardamente. Taci, non nominarmelo almeno. Vuoi uccidermi, giacchè per tradimento sono caduta nelle tue mani, uccidimi ma non tormentarmi.

«La vittoria ti ha dato il diritto di uccidermi, uccidimi; ma risparmiati in nome di Dio questi tuoi sanguinosi rimproveri: io ti avrei di gi

Uccidimi piuttosto che darmi a lei! esclamò la sventurata. Cacciami l'jatagan nel petto, ma non gettarmi fra le braccia di quella maledetta! Sei pazza! La bella greca pagher

Non può privare il mondo del suo canto. La fuga! Si getta ai piedi del cortigiano. Salvami! Poi cambia pensiero. Uccidimi! lo supplica. Nessuno osa farlo, si teme. Suicidati! Non ha coraggio. Fugge sopra un povero ronzino, seguito da quattro servi; uno solo gli è fedele, gli altri lo seguono costretti. Un servo fedele; un fenice Chi sei? Perchè non mi abbandoni tu pure?