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Aggiornato: 15 luglio 2025
Io non ho altro figlio, e la mia robba è di valor di quarantamila scudi; sono nell'ultimo della mia etá e inabile alla sperata successione. Fate voi la dote al vostro figlio. Né voi potrete restarvi di apparentar meco; perché non so come meglio si possa rimediare all'acerbitá dell'ingiuria che m'ha fatto vostro figlio.
Noi popoli piú meridionali, circondati dalla pompa della natura e dalla perpetua successione delle sue infinite lusinghe, non abbiamo mestieri di andare in traccia di emozioni per sentire la vita. Noi aspettiamo che quelle ci riscuotano come a viva forza; ma non ci curiamo di promuoverle noi col nostro entusiasmo. Di qui, piú che lettori appassionati, noi riesciamo critici freddi.
Dopo, che avvenne? Non so bene, non ricordo bene. Ricordo che per qualche tempo ebbi di ciò che avveniva una conscienza quasi direi intermittente, come per una successione di brevi eclissi. Era, credo, un fenomeno simile in parte a quello prodotto dall'indebolimento dell'attenzione volontaria in certi infermi. Smarrivo la facolt
Ogni generazione di letterati biasimava queste pessime arti nella generazione precedente, poi correva ad imitarla coi fatti. Cosí la storia delle contese letterarie degl'italiani non presenta altro che una miserabile successione di guerre personali da far ribrezzo ad ogni uomo che senta altamente in suo cuore la dignitá e l'importanza delle lettere.
Fino dal 1786, allo scopo di ripartire in modo equo e vantaggioso per il servizio i beni ed i mali delle diverse guarnigioni d'Italia e d'oltremare, il Senato aveva stabilito un turno di generali; ossia un determinato ordine di successione dei generali medesimi al comando dei quattro grandi riparti militari in cui si suddivideva il territorio della Repubblica .
Alla morte di Adelaide , la successione di lei fu disputata, straziata, tra Umberto II Savoiardo, figlio di suo figlio; Bonifazio conte di Savona, figlio di una figlia d'un altro suo figlio; Corrado di Franconia, figlio di Berta sua figlia, l'infelice moglie che vedemmo dello scellerato Arrigo IV imperatore; e soprattutto poi dalle cittá che appunto allora vedemmo costituirsi in comuni.
È tutta una pianura, una successione di praterie verdi e fiorite, percorse da lunghe file di salici e sparse di gruppi di ontani e di pioppi. Qua e l
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