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Aggiornato: 10 giugno 2025


Voi! voi! voi! Chi dice che siete venuti per visitare le vostre tombe favoleggiate? La stella vi accenna la culla di Betlemme!

In van da gli atti miei pena raccogli, Falso argomenti, e te medesma inganni; Reina, dal timor l'alma disciogli, Chè non è stella in Ciel, che ti condanni, Anzi a tua vita ritrovar conforto Aperto varco e non fallace ho scorto.

Dopo tutto quel ch'è stato, ripigliò, e che Rocco ha fatta anche lui la parte sua, l'unica consolazione che gli rimane è di stringer la destra d'un fratello. E tu, Stella, me la dai questa consolazione. La buon'anima della mamma Teresa, per la quale hai pregato, e che da tre anni ci manca, sar

Bada che non mi sia tolta quando mi metteranno via; e anche la mia spada, se lo puoi, la poni a canto a me.... son trentacinque anni che mi fa compagnia; e per voi altri, adesso, è un arnese inutile.... Zitto, zitto! non risvegliare la Teresa Celso, la povera Stella... è la Provvidenza che ha mandato loro un po' di sonno.... Addio Lorenzo, addio Damiano.... Ah! no, non mi abbandonate!

È vero ciò che dite; rispose il Picchiasodo; ma dopo tutto, il vostro risico... Che! sclamò messer Pietro, scuotendo alteramente la testa. Ci ho la mia stella. Non ti rammenti di Gavi?

No, mamma, non dite, non dite così; Stella non ve la strapperanno dal fianco que' tali, che han fatto gi

Tanto bastò, e pel: rotto della cuffia E' se ne uscì più chiaro della stella. I preti intonarono le litanie, laudando Dio, la Vergine, e i Santi.

La Stella non era mai entrata col

Era una notte d'inverno. Nella loro stanza solitaria e fredda, stavano tuttavia al lavoro Stella e sua madre. Sedute nell'angolo vicino al focolare, su cui morivano fra la cenere gli ultimi carboni, al lume vacillante d'una candela di sego mezzo consunta, Stella al telaio ricamava di pagliuzze e fogliettine d'argento la tunica di velo d'un bel vestito da ballo, Teresa cuciva saldando gli ossicini d'un sottile imbusto fatto sur un modello parigino: l'abito e l'imbusto dovevano il domani cingere la snella persona d'una giovine deit

Allor mi dolsi, e ora mi ridoglio quando drizzo la mente a ciò ch’io vidi, e più lo ’ngegno affreno ch’i’ non soglio, perché non corra che virtù nol guidi; che, se stella bona o miglior cosa m’ha dato ’l ben, ch’io stessi nol m’invidi. Quante ’l villan ch’al poggio si riposa, nel tempo che colui che ’l mondo schiara la faccia sua a noi tien meno ascosa,

Parola Del Giorno

dell’esule

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