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Aggiornato: 11 giugno 2025
Queste uova, non appena hanno trovato il luogo adatto, vi aderiscono e gradatamente divengono spugne: La spugna viva è ricoperta da uno strato di sostanza muccosa, appiccicaticcia, che si corrompe e si stacca dall'animale, non appena questo viene staccato dal fondo dei mari.
S'interruppe per guardare il suo ex-assistente che seduto di fronte a lui seguitava a passarsi sugli occhi il fazzoletto inzuppato come una spugna, e stette in forse se continuare il discorso. Ma riflettendo che Bardelli era persona fidata cedette alla tentazione di sfogar l'animo suo.
La vedo, la sento piombare in un gorgo di donne con un grido, una parola. Il gorgo diventa frenetico. A calci a pugni le false crocerossine Austriache sono trascinate in mezzo alla piazza. Sinistro tafferuglio. Le donne vogliono strappare agli arditi la preda. Un colosso bosniaco crolla, la faccia revolverata: orrenda spugna rossa.
Dopo che Carlinetto ebbe stappata una bottiglia di Siracusa, il vecchio teologo divenne un padre Segneri. Le citazioni latine traboccavano a proposito e a sproposito dalla memoria scossa in una giuliva ed insolita emozione, come l'acqua da una spugna che tu spremi colla mano.
Nepote ho io di la` c'ha nome Alagia, buona da se', pur che la nostra casa non faccia lei per essempro malvagia; e questa sola di la` m'e` rimasa>>. Purgatorio: Canto XX Contra miglior voler voler mal pugna; onde contra 'l piacer mio, per piacerli, trassi de l'acqua non sazia la spugna.
Quel sito è desolato. Il promontorio di tufo giallo, forellato come una spugna, corroso, incrostato di uno strato di sale dall'evaporazione marittima, tigrato qua e l
Il signor Guizot lo pagava e sprezzava largamente. Si serviva dello stile pomposo e vuoto, della coscienza senza fede, del cuore senza principii di questa spugna politica, per coltivare la parte più ignominiosa della sua politica secreta. Era però pronto sempre a spezzarlo, se la necessit
Nepote ho io di la` c'ha nome Alagia, buona da se', pur che la nostra casa non faccia lei per essempro malvagia; e questa sola di la` m'e` rimasa>>. Purgatorio: Canto XX Contra miglior voler voler mal pugna; onde contra 'l piacer mio, per piacerli, trassi de l'acqua non sazia la spugna.
«Perchè mi avrebbero badato? Che cosa importava alla gente di quel che io pensavo o sentivo? Erano cose insignificanti, puerili, senza fondamento e senza valore. Puerili in sè stesse, e non perchè concepite da un ragazzo. Quando fui molto più inoltrato negli anni, lo stesso sentimento persisteva. Meno espansivo io ero, più confidenze ricevevo. Non facevo che ascoltare, attentamente, religiosamente. L'importanza che negavo alle cose mie, la trovavo nelle altrui. Chi aveva una speranza da formulare, una gioia da espandere, un dolore da alleviare, se ne veniva da me. Mi chiamavano la spugna. M'imbevevo di confessioni. Ero credulo. Quelle speranze, quelle gioie, quegli stessi dolori li invidiavo, e la mia piccolezza, la mediocrit
"O Musa mia, dammi un ultimo canto, "L'estremo bacio sia, l'estremo incanto "Dell'amor tuo!... D'un'estasi "Fammi ancora bëato!... E poi... ch'io muoja! "Più della morte ho in orrore la noja.... "E il dolore di perderti! "Ahi!... Vane preci!... Nel pensier la vita "Mi langue!... Come spugna inaridita "Mi sta il cervel nel cranio! "Ahimè!... La luce mi nega i colori!
Parola Del Giorno
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