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Aggiornato: 22 giugno 2025
Il rimirar que' resti e quella polve Che a noi tramanda la lontana etate, Ci dice come Dio sempre dissolve Tutte le cose sulla terra nate; Ci sublima lo spirto, ci disvolve Dai vincoli di nostra vanitate: Per la scala de' secoli il pensiero Alza sull'orme dell'eterno Vero.
13 E se spirto a bastanza avrò nel petto ch'io il possa dir (ma del contrario temo), io ti farò veder ch'in ogni effetto scelerata è costei più ch'in estremo. Io ebbi gi
Il mio spirto pöetico alzavi Dai terreni, opprimenti dolor. Io sentiva entro te que' dolori, Ma diversi, ma misti a contento: Io chiedea raddoppiato tormento, Purchè Dio m'addoppiasse l'amor.
162 Se pur ad aiutarti i duri fati avessi avuti e tutto il cielo avverso, gli ultimi baci almeno io t'avrei dati, almen t'avrei di pianto il viso asperso; e prima che con gli angeli beati fosse lo spirto al suo Fattor converso, detto gli avrei: Va in pace, e l
«Onde ne vieni, Amor, così soave Con il tuo spirto dolce, che conforta L’anima mia, ched’è quasi che morta, Tanto l’è stata la partenza grave?»
Da la quale, per l'infiata soperbia de gli ignoranti dottori e saviezza mondana, tutti omai sète miserabilmente sotto l'empia potestade d'un tiranno traboccati, lo quale sepolti, non che imprigionati, nel puzzo d'ogni scelleraggine sin ad ora v'ha ritardati. Vedi tu cotesto bellissimo fanciullino, questa leggiadretta sopra ogni altra criatura? questo uomo di spirto e carne testé nasciuto?
Colla mia man sfiorandoti i capelli D'antichi eroi ti ridirò la storia Vedrò destarsi nella tua pupilla L'ardor della battaglia e della gloria. La tua pupilla bruna ed indolente Vedrò di negre fiamme sfolgorar. E forte e battagliero e prepotente Lo spirto sorger
Nostra per cieco labirinto guida, ove smarri de lo 'ntelletto il sole; nostro fermo dottor, che sé col Padre esser c'insegna un Dio co' l'almo Spirto, un Dio, che stabil muove il mar, le stelle, augelli, belve, frondi, vento e nebbia.
XXII. Al Colonnello Luca Antonio Poi che rea sorte ingiustamente preme voi, ch'alto albergo sete di valore, sento, spirto gentil, un tal dolore, che con voi l'alma mia ne giace insieme. L'anima mia ne giace, e 'l petto geme, di non poter mostrar nel riso il core, a voi, cui bramo con perpetuo onore, piacer servendo, insino a l'ore estreme
Però è da creder che Lidio, qui, sie còlto in iscambio per un altro, come oggi ha fatto la sua serva: per il che è necessario che tu, a cautela, dica a Fulvia, per parte dello spirto, che di cosa passata non parli mai piú; perché il fatto potria scoprirsi e gran scandalo riuscirne. Avvertisci bene. RUFFO. Ben notasti; saviamente ricordi. Cosí farò. Orsú! Qui non è da dire altro. A' fatti.
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