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Aggiornato: 12 giugno 2025


Si fidanzò subito con lei, e tornato a casa chiamò un sarto per farsi trasformare la sottana in un abito secolare; la sorella cucì in tutta fretta un paio di calzoni grigi per il giorno delle nozze, e siccome gli mancava una sottoveste, la madre mi fece chiedere in segreto di prestargliene una.

Dammi una sedia, ma rimettiti al tuo posto; non ti voglio vicina, quando taglio quando cucio. Pareva tranquillissima. Così seduta non poteva vedere Tina raggomitolata sotto la coperta, giacchè Betta silenziosa all'altro capo della tavola le toglieva mezza la vista del letto. Ma col lembo inferiore della sottana fra le mani la signora Veronica non si decideva ancora.

Ma partito cogli occhi rossi e a capo basso, gli scolari delle Tecniche lo videro arrivare col cappello sulle ventitrè e il sigaro in bocca: un pezzo di Virginia che gli metteva il mal di stomaco. Pietro Laner aveva vergogna di aver portato la sottana nera; coll'aria da bravo e col sigaro, sperava tener nascosta a tutti la macchia dell'esser stato per un anno in Seminario.

Questo vestito e ne alzava la sottana stirandola con una mano ha più di sei anni ed è ancora nuovo fiammante! Poi, al sarto: Ha finito? Sissignora. Temistocle non glie lo lasciò ripetere, e mentre la signora Maddalena esclamava: E due! scappò in fondo al magazzino dove, tolta di mano la bilancia ad un giovanotto che stava pesando un gran fiasco d'olio, gli disse: Corri; tocca a te.

Volevo poi che sapeste, bellissima fanciulla, continuava a dire l'infame ch'io non vi vedo per la prima volta e che da quando vi vidi io arsi per voi dell'amore il più puro". Nel terminar questo astuto discorso, trascinando la serica sottana, il tentatore si avvicinava a Clelia.

Ora nel giorno 15 settembre sul piano praticabile più alto di quella guglia, ad un'ora di giorno si vedevan fermi due uomini. Dell'uno luccicavano al sole gli ori e le gemme sulle ricche vesti, e dell'altro difficilmente si distingueva l'umile sottana di monaco cisterciense.

Ahimè! tu piangi sempre, mia buona mamma, aveva detto un fanciullino di circa sei anni che ella si teneva al fianco su per l'erta, il quale stavale appigliato al lembo della rustica sottana. Giannino mio, ho assai faticato quest'oggi, e queste sono stille di sudore: tu piuttosto sta' buono e non piangere; fra poco arriveremo alla capanna.

DON FLAMINIO. Chi Carizia? non l'ho intesa mai nominare. DON IGNAZIO. Carizia, figlia di Eufranone. DON FLAMINIO. Forsi volete dire una giovenetta che nella festa de' tori comparve fra quelle gentildonne con una sottana gialla? DON IGNAZIO. Quella istessa. DON FLAMINIO. E questa è quella tanto onesta e onorata? DON IGNAZIO. Quell'istessa.

«Non solamente è vero» rispondeva la spia in sottana, «ma vi so dire che in Ravenna giorno e notte si stanno fabbricando cartuccie¹, e che vi esistono fucili sufficienti per armare Volontari e popolazione.» ¹ Storico.

Vicenzinooo!... strillò Vincenzo con quanta voce aveva in corpo, e rialzando la sottana, e lasciando cadere in terra il largo cappello da prete, raggiunse di corsa il cugino, gli buttò le braccia sulle spalle per obbligarlo a voltarsi, e gli disse tutto eccitato: Anche tu verrai a cercar fanghi con noi domani. È bello, sai, ci si diverte tanto...

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