Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 20 giugno 2025


Cioè, col critico più acuto dell'ex-regno delle Due Sicilie, rispose l'altro, senza scomporsi. E avvicinatosi al quadro, accompagnando le proprie parole con gesti sobrii e compassati, riprese: Prima di tutto, questa lava è di cioccolata; come réclame nelle scatole del Suchard sarebbe impagabile. Poi, il cielo è oleografico e le nuvole sono di bambagia. Toccale, e vedrai che si sfilaccicano.

L’asservimento forzato al Governo di Napoli, l’antigeografico titolo di Regno delle due Sicilie al quale l’Isola dovette sottostare, non impedirono il rinnovamento della Citt

Essa fu eretta dagli spagnoli, sotto Filippo IV e V. E' un fatto straordinario e curioso che questa piccola Elba sia stata divisa nello stesso tempo sotto tre diversi dominî; dappoi, mentre l'isola apparteneva al Principe di Piombino, questi cedette nel 1537 Portoferraio a Cosimo; il Re delle Due Sicilie per contro possedeva Porto Longone.

Alla parete opposta del camino un letto con coltre di damasco in seta, articolo di lusso, che si consente anche il povero nelle Sicilie.

Onorio III, conformandosi in tutto alla politica d'Innocenzio, esitava a concedere la corona Imperiale a Federigo; nondimeno costretto poneva per condizioni, che il Regno delle Sicilie al suo figliuolo Enrico cedesse, la Contea di Fondi alla Chiesa restituisse, egli a militare in Palestina trapassasse. Federigo prometteva tutto, perchè a promettere non iscapitava nulla; ma ricevuta la corona imperiale, se ne andò in Puglia: dove, vinti i Conti di Aquila, di Caserta, Tricarico, e Sanseverino, acquietò il Regno, vi promosse le arti e le lettere, instituì Universit

Altro dato dal campo sotto Lucera il 2 giugno undecima Ind. a Falcone di Puy-Richard vicario di Sicilia, perchè munisse con estrema cura Messina, tamquam portum et portam Sicilie. Ibid. fog. 18. Altro dato di Capua a 10 dicembre duodecima Ind. pel castel di Licata, che avea sostenuto assai guasti da' ribelli. Ibid. fog. 22.

In un altro diploma dato di Napoli il 25 febbraio, non si sa di quale anno, nel r. archivio di Napoli reg. segnato 1268, O, fog. 87 a t. si legge: «Karolus Dei gr., rex Sicilie et Albanie, Gazoni Chinardo militi, in regno Albanie vicario generali, etcEd altri due diplomi della stessa data a Guglielmo Bernardi marescalco di quel regno.

I delegati presero in seguito la parola, ciascuno alla volta sua, per sminuzzolare con più precisione gli affari delle provincie cui rappresentavano, e la discussione giunse a riassumersi in queste due proposizioni: 1.° Bisognava uccidere il re, ciò che avrebbe servito di segnale all'insurrezione generale delle Due Sicilie, delle Marche e della Romagna?

Era lavoro d'una fabbrica d'armi bianche di Campobasso giustamente famosa nelle Sicilie, ignorata altrove, e dono simbolico di Silvia, presente e malata. L'indomani sera in teatro, a mezzo dell'opera, i cantanti intuonarono l'inno di Garibaldi. L'intendente De Luca dal palchetto troncò quella musica, gridando: Basta, basta, non più inno.

Se la potenza tedesca avesse potuto ordinarsi definitamente in Italia, sarebbesi fatto da lui, che riuniva le due potenze d'imperatore, re d'Italia e delle Due Sicilie, che imperiò e regnò oltre a cinquant'anni, che quasi sempre dimorò tra noi, che fu, si può dire, piú italiano che tedesco, e fu grand'uomo. Ma tutte queste qualitá facendolo piú pericoloso, il fecero anche piú odiato.

Parola Del Giorno

s'alceste

Altri Alla Ricerca