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Aggiornato: 18 giugno 2025


La mamma, col viso appoggiato contro i cristalli pensava; il bambino, invece, seguiva collo sguardo un contadino, che seguito da un paio di bovi, andava e veniva per le viottole. Per qualche tempo stette zitto, pago di osservare: poi, incuriosito, chiese alla mamma: Mi sapresti dire che cosa fa quell'uomo?

Al primo entrare si rimane sbalorditi, ci si sente smarriti come in un abisso; e per qualche momento non si fa che descrivere collo sguardo immense curve per quell'immenso spazio, quasi per accertarsi che la vista non c'inganna e la fantasia non c'illude.

Lo scultore pareva non udisse, considerando il marmo; ma non pareva neanche che vi riconoscesse l'opera propria, tanto il suo sguardo era attonito. Ora si aspetta la statua che lavorer

Parlate piano! disse con accento supplichevole la marchesa. Un lampo di gioia sinistra illuminò lo sguardo del Gallegos. Il suo trionfo cominciava in quel punto. Ah, voi temete! soggiunse egli, con voce più rimessa. E voi sfidereste lo scherno dell'universale, voi che ora paventate l'orecchio di un servo, che potrebbe passare in questo mentre dall'anticamera? Non avevate paura!

Mirabile soggiorno; in lui riposo Ricercando AMEDEO ripose il piede, E di MAURIZIO sopra il dir pensoso Appoggia il fianco ad un bel tronco, e siede; Ma pur su l'erba, e tra le piante ascoso Con lo sguardo infernal Megera il vede, E tra gli orror de la gentil dimora Pensa di far, che nol temendo ei mora.

La sua malattia è orribile, senza speranze!... Ascolta!... mormorò improvvisamente, con la voce fioca. Che cosa è questo?... Un romore! Addossato a uno dei tronchi i quali sostenevano il chiosco ai quattro angoli, il Lascaris appena gettò uno sguardo fuori, dicendo: Sar

Era sereno il ciel, splendea la luna Ridente a mezzo della sua carriera; Nessun fragor s'udia, voce nessuna: Sol quella universal quiete intera D'improvviso venia rotta talvolta Dal grido dell'allarme d'una scolta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . Dall'alto spaldo del veron qual era Grande della persona ed aiutante Al lunar raggio discopríala intera Il desioso sguardo dell'amante.

Le cose andarono al punto che, un giorno, dopo la cena, poi che i vecchi e i ragazzi furono andati a dormire, la Gina, con una voce che non pareva la sua, e cercando quasi di non incontrare il mio sguardo, mi disse: Bebbe, ho bisogno di parlarti.

Ella lo guardò serenamente: Tu mi ami dunque di più? , rispose, avvolgendola in uno sguardo luminoso. Ella abbassò la testa. Quando si divisero, Lamberto tentò alla sfuggita di abbracciarla: Bice! Ma il sopraggiungere della zia impedì loro di continuare.

Donna Livia portava quella notte un ricco mantello da viaggio, specie di zimarra di velluto nero, foderata di seta azzurra. Era la moglie di don Francesco, ora duca dell'Isola. Il cavaliere di Malta seguiva con inquietudine lo sguardo di suo cugino: forse temeva per donna Livia la collera di lui.

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