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Aggiornato: 22 giugno 2025


Tu vuoi aver l'aria di saper molto addentro dei fatti di Corsenna; e non sai niente, lasciatelo dire, niente di niente. Se sai, perchè ti lagni che non ti scrivo io? Ma infine, è vero, non ti ho più scritto da dieci giorni, magari da quindici. Ho la malattia degli scrittori, mio caro; quella specie d'intermittenza, ch'essi hanno comune con certe fontane. Sono periodi d'inerzia.

Mi preme che queste brave persone, tanto benemerite degli scrittori e degli editori, non sieno trascinate nell'abisso. Vorrai tu essere tanto iniquo da attentare alla loro pace ed al loro benessere?

Alcuni scrittori eccellono in questo genere: Paolo Bourget specialmente, pel cui ingegno io professo una grandissima stima. Quando però si è letta una di queste pagine così precise, in cui l'azione del personaggio è legittimata da cento motivi uno più sottile e più profondo dell'altro, vien fatto istintivamente di domandare all'autore: «Come li avete saputi?

Eppure dovrebbero ricordare, e con soddisfazione ricordiamo anche noi, che prima assai di essi e di noi (che con premuroso affetto seguiamo le sorti dei diseredati dalla fortuna), una eletta di scrittori siciliani nel secolo XVIII, senza apparato teatrale, senza pubblicit

Non lo dice, ma l'Ojetti sembra voglia mettere in confronto la letteratura italiana contemporanea con la letteratura francese, dove le scuole sbucciano e fioriscono a ogni pie' sospinto, dove gli scrittori, coloro che vivono d'arte, se ne stanno accalcati nel cervello della Francia, Parigi. Ed è strano che egli guardi con invidia quest'accentramento appunto quando in Francia si manifesta gi

Superbia per superbia, teniamoci quella del sapere qualche volta la lingua degli altri, del potere dare, col Mazzini e col Ruffini, degli scrittori all'Inghilterra, col Fiorentino e con altri parecchi, alla Francia. Qualche volta abbiam fatto di più, dando ai nostri vicini degli uomini di Stato, come il Mazzarino, degli imperatori, come il Buonaparte, dei dittatori, come il Gambetta.

Vi dovette essere qualcuno che t'insegnò tanta malizia, o lettore devi avere qualche segreto potere che ti fa forte contro le infinite tentazioni della penna, contro le molteplici e svariate seduzioni che dalla mattina alla sera sono la ricerca degli scrittori: tu sorridi quando ti si chiama benigno, benevolo, simpatico, quando ti si dice bella lettrice; sorridi e passi avanti.

Taluni scrittori francesi raccontano esultante il cuore dei soldati e tranquillo quanto il mare, e il cielo splendidissimi in cotesto giorno, e può darsi, dacchè messaggieri spediti a speculare lo stato delle cose, e le relazioni officiali accertassero i Francesi aspettati a gloria a Roma.

No. Certamente è un peccato che Salvatore Grita maneggi da qualche tempo in qua (ahimè da molto tempo in qua!) più la penna che la stecca; ma non è tanto facile trovare delle persone che, come lui, non perdano quasi punto nel cambiar mestiere. Dirò di più: sarebbe desiderabile che molti scrittori di mestiere (si noti, non dico: mestieranti) maneggiassero la penna con la stessa facilit

Questa prima ambasceria è rapportata dagli scrittori contemporanei in vario modo, ma tutti tornano a questo: che stando Carlo d'Angiò all'assedio di Messina, Pier d'Aragona, gi

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