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Aggiornato: 13 giugno 2025
«Se è vero questo, hai sbagliato Abd-el-Kerim. Gli occhi di Fathma si sono impressi nel mio cuore in modo tale, che nessun altro amore sarebbe capace di velarli. Vi è una fiamma che arde nel mio petto, fiamma appena accesa e che è di gi
Se l'avessi sfidato a duello, mi avrebbe riso in faccia, non si sarebbe degnato di battersi meco.... Non avevo altro modo che questo.... Se fossi riuscito, direbbero che sono un furfante; ho sbagliato il colpo, e diranno che sono anche un imbecille....... La finisca lei; faccia fuoco; meglio così che sulla forca. Disgraziato, e perchè volevate uccidermi?
Ho voluto passar di casa a cambiare le scarpe e nella furia ho sbagliato, ho mescolate due paia. Ho calzato le due scarpe diritte e una mi fa veder le stelle. Puoi tu, Carlinetto, prestarmi una pantofola? Te ne posso prestar due, anima mia. Ti ho portato un panettone. Anche qui, guarda la mia distrazione!
Non sono così pessimista, ma convengo che in tutto questo sistema c'è qualcosa di sbagliato. Vi racconto quello che è avvenuto a me in otto mesi di prigionia. Ho notato, prima di tutto, che per andare in infermeria bisogna essere più che moribondi. Il medico è sempre riluttante a mandarvi in una cella d'infermeria. E io non posso dargli torto.
La principessa fece un piccolo gesto d'impazienza, come se volesse contradire il pittore. Sbagliato in questo senso: che non riproducono l'esemplare della vera, perfetta bellezza, sì raro a trovarsi.... Mi è permesso di parlar francamente? Con un cenno Enrica gli dette ad intendere che a ciò l'invitava.
Si accorse ben presto e dolorosamente d'essersi sbagliato. Il lavoro di Guglielmo procedeva a sbalzi, irregolarmente, falsamente; qualcuna delle sue facolt
E all'uno e all'altra, amico mio; ed anzi, se volete dirlo francamente, forse più all'uno che all'altra, ed è ciò che mi addolora, ed è ciò che mi sconforta, come uomo privato e come uomo pubblico. Io posso aver sbagliato, avrò sbagliato... ho sbagliato!
Sarebbe! ripetè Carlotta col broncio. Oh Dio, mamma! esclamò la fanciulla annoiata. Non cominciamo; non farmi ripetere venti volte una domanda. Se ho sbagliato, dimmelo. Io non mi sento colpevole di nulla. Il candore con cui Nicoletta sosteneva un'accusa vaga, disarmò la signora. Colpevole non sei; non voglio dirti colpevole, spiegò infine. Ma stordita e bizzarra come al solito.
No, buon Giuseppe, il vostro padrone non lo aveva trovato punto sbagliato. Ed ora, poi, ripensandoci, lo trovava profondo, sottile, profetico. Forse, chi sa? Giuseppe aveva gi
Celso Ornavati, tirando a indovinare, non aveva sbagliato di molto; pure Vittorina sua moglie non era andata molto lontano dal vero: una donna era nella vita di Folco Filippeschi: Gioconda; ed egli sperava di poter essere, non troppo tardi, uno scrittore celebre.
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