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Se il sonno è una mollezza, la pulizia corporale è peggio; la lista dei santi e delle sante che hanno in odio l'acqua non è corta. Il beato Enrico Susone non si lavò mani piedi per venticinque anni; S. Abram eremita non si lavò mai la faccia in vita sua. La bellezza corporale vien detta amica del diavolo.

Tutte queste follie stanno bene nelle vite dei santi mormoravano i figli dei farisei perchè l

I Santi Padri sono unanimi nell'insegnare, essere l'adulterio un grave peccato, ben distinto dagli altri peccati di lussuria. Pratica ecclesiastica: La Chiesa decretando le pene canoniche, statuiva doversi esse imporre assai più gravi agli adulteri, che ai semplici fornicatori.

Il Tempio era diviso in due parti. La parte anteriore ricevette il nome di Hechal (palazzo) e la parte posteriore ricevette il nome di Debir (Tempio) o Kodesc akodascim (santo dei santi). Quest’ultima parte di forma cubica situata all’occidente, misurava la terza parte dello spazio compreso dal Tempio. Per tutto il tempo che durarono i lavori, 7 anni, non si sentì a battere martello chiodo entro il Tempio (nel § delle Arti se ne trover

«Eh! chi cerca trovarispondeva il pellegrino «bel Cavaliere; la nave piega secondo il vento, e da più gran testa che non è la mia viene il detto: co' Santi in Chiesa, o in taverna co' ghiottoni

Prego V. E. Rev.ma di permettermi di spiegarmi. Spiega, spiega. Se tu sapessi che bisogna mi danno quei galuppi nel ripartimento dell'anima del mio penitente! Corrispondono con lui direttamente e gli propongono i casi di coscienza dei sudditi assolutamente come se il re fosse il papa, o il ministro della polizia. E' riassumono la confessione di tutta la popolazione della diocesi. Abbozzano dei progetti di miracoli per soffocare la peste del liberalismo e scongiurare l'indifferenza religiosa. E' dimandano soldi per costruire chiese e conventi. Si lamentano che li borghesi insegnino a leggere ai loro figliuoli ed alle loro figliuole. Propongono stragi di carbonari. E' dimandano dei carcami di santi che fanno miracoli.... Che so ancora? E sono io che debbo sbrogliare tutti codesti patatì e patat

Donna Clara Lieti, sotto l'atrio del gran portone magnatizio, in piazza Santi Apostoli, sentì un gran freddo. Erano gli ultimi di febbraio: ma sovra, nel salone, il caminetto era acceso, tanta gente vi si agitava, sotto le lampade coperte dai larghi paralumi rosei. Giù la via era fredda, nella prima ora della sera: via Santi Apostoli è molto frequentata. Ella affrettò il passo, chiudendosi meglio nella sua giacchetta di lontra, abbassando la faccia sotto la veletta, stringendo le mani nel manicotto. Tutto quello che era accaduto, sopra, da Anna, le appariva molto confusamente in questo primo momento di solitudine; ma a traverso il tumulto delle sue sensazioni, ella sentiva, nitidamente, tutta l'amarezza di una delusione. Come, perchè? Avrebbe forse preferito che Giovanni Serra le avesse parlato del passato, scherzando, come qualunque altro uomo avrebbe fatto, violando, nella realt

Ahi fiera compagnia! ma ne la chiesa coi santi, e in taverna coi ghiottoni. Pur a la pegola era la mia 'ntesa, per veder de la bolgia ogne contegno e de la gente ch'entro v'era incesa. Come i dalfini, quando fanno segno a' marinar con l'arco de la schiena, che s'argomentin di campar lor legno,

E mi dicea che que' silenzi santi Della casa di Dio nella tard'ora, Quando qua e l

Orbene! ripiccò Tommaso, alzando la voce a sua volta. Chiama i morti dallo inferno e i santi del paradiso, fin che ti piace. Io ti amo, non so perchè; vedo che soffri; sono il tuo medico e ti curo a modo mio. Sapevo il tuo segreto; e metti pure che io non dovessi saperlo, altri; tu stesso me lo hai sciorinato poc'anzi.