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Aggiornato: 17 maggio 2025
Ah, non hai avuto grandi ricompense? esclamò il marchese, che s'irritava ogni volta che Marco tentava su lui un ricatto più forte dell'usato: e si accorgeva ch'ora n'era in procinto. Non hai avuto grandi, anzi grandissime ricompense?... Ma, ammettiamo pure ch'io ti debba qualche cosa; e che saresti tu, a quest'ora, divenuto senza di me?... Probabilmente saresti tornato ad essere il galeotto Jacopo Scovazzo! Ora qui, ben vestito, ben pasciuto, onorato, rispettato dai galantuomini, ricco gi
Ma era ciò che tacitamente più ammirava il Salapolli, il quale non era mai stato capace di sorridere per tutti i suoi cinquant'anni di vita. Il sarcasmo! la beffardaggine! l'ironia! Ma era il colpo di spada con cui Bruno istintivamente troncava una questione, uccideva un avversario.... Fin che taceva o s'irritava o si commoveva, l'uomo e la questione eran vivi nel suo cervello.
Tutti guardavano a terra, perchè eran giunti alle scale e studiavano dove mettere il piede. Le scale anche rigurgitavano di gente; si camminava assai lentamente, e Loredana s'irritava in silenzio, parendole di non poter mai uscire da quella stretta, liberarsi da quei contatti. Mentre cominciava a scendere, un'altra voce risuonò: È la mantenuta del conte Vagli.
Sandro, tutto assorto nella sua cieca passione per la cognata, non s'accorgeva neppure, come non s'era mai accorto, di avere al fianco una così bella donna. Egli avrebbe voluto vederla forte e attiva come un tempo, ora che ne avrebbe avuto più bisogno che mai. E s'irritava col medico, che, secondo lui, menava la cura troppo per le lunghe. E diveniva aspro, inquieto.
Questa sinfonia allegra del dramma sanguinoso che doveva rappresentarsi nel 1848 era fatta apposta per isconvolgere interamente la testa debole del conte Zaccaria. Egli confondeva le faccende pubbliche con le sue faccende private, vedeva un'intima relazione tra le riforme politiche, la riscossione dei suoi crediti immaginari, e l'esercizio della non meno immaginaria miniera; ma quest'era ancora il meno peggio perchè gl'impediva di accasciarsi sotto il peso delle sue sventure reali. Il guaio serio era l'inquietudine che gli si era cacciata addosso e che gli cresceva ogni giorno; gli sembrava, chiamandosi Bollati, di non poter rimanere estraneo agli avvenimenti, avrebbe voluto discorrere, scrivere, stampare anche lui qualche cosa (avrebbe stentato a dir che cosa) e s'irritava delle difficolt
Ogni giorno si tornava daccapo; il carattere passionale d'Adolfo s'accendeva e s'inveleniva; il giovane avrebbe voluto che la signora De Carolis intervenisse a favore di lui, ma la mamma giudicava con la testa della figlia, e non ricordava nemmeno di averla rimproverata una volta in diciotto anni. Anzi, vedendo che la figlia era triste, anche la signora De Carolis cominciava a pensare, senza avere il coraggio di dirlo, che Adolfo era brutale; e si pentiva d'avere accolta e favorita la proposta della famiglia Gianella, che voleva unire i due giovani. Non si poteva negarlo: la pace della casetta bianca era stata turbata da Adolfo Gianella; Loredana, sempre allegra, aveva mutato carattere per colpa di lui; egli, geloso, inquieto, pieno di sospetto, guardava tutti in cagnesco, non voleva che si andasse a teatro, s'irritava per la spensieratezza di Loredana, l'offendeva con incessanti osservazioni, pretendeva ch'ella fosse gi
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