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Aggiornato: 15 luglio 2025


Quando il capitano Thompson era d'avviso di cercare un porto per ripararsi voleva dire che la necessit

L'acqua cadeva come se la versassero; dove ripararsi? come? La barca non aveva padiglione, non tenda; gi

Il fine a cui mira questo epitome delle usurpazioni ecclesiastiche non desidera la storia di Giovanni VIII, che per danaro incorona Carlo il Calvo imperatore; non delle guerre tra Carlo e Carlomanno figliuolo di Luigi il germanico; non delle violenze esercitate dal Papa a' danni della stirpe di Carlomagno benefattore dei preti; e non delle troppo più maligne insidie di lui; solo avverti come Giovanni, mentre atterrito dalle armi di Carlomanno lascia a precipizio Roma per ripararsi a Troyes, e col

Fuori della porta della Nicchia del Burro erano schierati sul passaggio dell'ambasciata duemila soldati di fanteria, in gran parte ragazzi, che presentarono le armi, a modo loro, gli uni dopo gli altri, e passati noi, si misero la divisa sulla testa per ripararsi dal sole.

Entra TRINCULO. Non c'è un cespuglio un alberello qualunque per ripararsi dalle intemperie ed ecco che si prepara una tempesta: la sento brontolare nel vento e c'è laggiù una nuvola nera quella grossa l

12 Crescer più sempre l'appetito cieco vede del re pagan, sa che farsi. Ben sa che vuol venire all'atto bieco, ove i contrasti suoi tutti fien scarsi. Pur discorrendo molte cose seco, il modo trovò al fin di ripararsi, e di salvar la castit

Per ripararsi da gli ardori del sole sopra la barca è stesa una tenda di tela; l'armonia di tutti quei colori, neri, bruni e bianchi, il timone ed i remi, le vele spiegate, le reti ammucchiate producono un effetto veramente pittoresco.

Una scarica formidabile partì dalla riva seguita da urla ancora più formidabili; una grandine di palle cadde sibilando sulla darnas forando le vele, recidendo le corde, colpendo coloro che non avevano avuto il tempo di ripararsi dietro la bordatura. Fuoco! tuonò la voce di Fathma.

Don Procolo credette nella sua malinconia di veder il presepio in lontananza. Bebi era il bambino, l'Erminia la Madonna, gli altri i Re Magi e Carlinetto San Giuseppe. E lui don Procolo, lui era l'asino, a cui è stato imposto di soffiare sui figli degli altri. Se il salotto di Carlinetto era caldo e rischiarato, non bisognava dimenticare che la neve cadeva sui tetti, sulle strade, sulle campagne, a seppellire i casolari dei poveri, che non sanno come ripararsi. Perchè non mandava, almeno lui prete, un pensiero d'amore ai bisognosi, ai mendicanti, ai malati, agli orfanelli pei quali non v'è pane panettone? perchè non usciva anche lui, sacerdote e padre dell'amore e della misericordia, a bussare a tutti gli usci dei poverelli e a portare un cesto di pane a chi non ha nemmeno la mostarda per accompagnarlo? Ma la gola tira l'egoismo e tutti e due insieme fanno l'asino del presepio cocciuto contro il bene. Una soave carit

Ci presentano, ognuno a modo suo, i loro fucili rugginosi, colle baionette scontorte. Chi tiene un piede innanzi, chi sta a gambe larghe, chi col mento sul petto, chi colla testa chinata sopra una spalla. Alcuni si son messi la giacchetta rossa sul capo per ripararsi dal sole.

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