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Aggiornato: 23 giugno 2025


Perchè.... perchè, per esempio, rende uno capace di sacrificare l'affetto, l'amicizia, per fino la pace d'una persona, al dubbio immaginario di non essere utile, di non compensare chi è felice di averlo con ; che anzi gliene è riconoscente come d'un favore. E questa è una frecciata che se la pigli chi se la merita.

Infine Aminta mi fu riconoscente di avere precipitata questa spiegazione tanto temuta e così insperatamente gradevole. Dapprincipio il poveretto non osava quasi credere alle proprie orecchie: poi rimaneva interdetto: provava una terribile soggezione del suo successo. Passammo una gioconda, una deliziosa serata. Si fecero i più lieti pronostici e i più vari disegni per l'avvenire di Aminta.

Battistone, preso in un angolo, stette a sentire tutto umile e raccolto la predica dei buoni amici, riconoscente che lo aiutassero a uscire da una posizione falsa e tratto tratto stringeva la mano dell'Erminia per ringraziarla. Se si trovasse sempre sulle cantonate il nostro angelo custode, non si sbaglierebbe la strada; ma forse bisogna meritarseli i consigli!

E non ti sembra che noi dobbiamo protestare? Infatti.... ella disse con un certo sforzo assecondando lo scherzo di suo marito. L'egoismo qualchevolta ci rende perfino ingiusti! soggiunse il conte con molta gentilezza. Ed io sono loro ben riconoscente d'essere venuti....

Il dottore s'era accorto all'ultimo delle inquietudini della moglie e, contentissimo di essere liberato da una posizione molesta, si guardò bene dal rattizzarla con delle imprudenze. Riconoscente di tutto cuore a Rosilde della sua discrezione, finchè ella rimase a Sulzena, non cercò una volta sola di vederla. La ritrovò una sera per caso in quelle circostanze strane descrittemi dallo speziale.

Vittoria avrebbe dovuto essermi riconoscente di quel sacrifizio fatto al suo decoro. La giovane mi guardò un momento con meraviglia, quasi aspettando che mi congedassi. Io sedetti accanto alla sua tavola, e mi posi a sfogliare un albo. Ella allora mi offerse un sigaro, e si pose a sedere dall'altro lato del tavolino.

«Diglielo tu intanto allo zio che io gli voglio sempre bene, digli che gli sono riconoscente della compagnia che ti fa. Come vorrei ringraziarli tutti quelli che fanno compagnia alla mia mamma!... Povera mamma! La tua figliuola è così lontana, e in Febbraio sar

Lasciandovi leggere nel mio cuore io faccio per voi, caro conte, ciò che non feci mai per alcuno; ricompenso nel modo migliore, credetelo, la vostra amicizia così devota. Io vi sono riconoscente di tanta fiducia, signora. Poi, continuò donna Livia, lo faccio anche perchè voi, vedendomi vecchia d'impressioni, riflessiva, vi persuadiate che io non sono una donna da amare.

La vista di Fiordispina Guerri parve dar nuove forze a quel povero morente. Viveva di quella contemplazione muta. Riconoscente di quel perdono e di quella cura amorosa, Gino Malatesti ebbe ancora la virtù di sorridere alla sua consolatrice. Ma oramai non gli restava che un soffio di vita.

Guasparre smargiassava, fanfaroneggiava, millantando vizii che non avesse. Sentite questa. Aveva condotto seco, dal Regno d'Antibo, grandissimo numero di cortigiani, famigliari, domestici e creati; fra gli altri un coppiere, giovanetto imberbe ancora ed al quale diceva di volere un bene grandissimo. Lo aveva soprannominato Coppa d'oro; soffriva, ch'altri il servisse di coppa: ed il giovane riconoscente sforzavasi di servirlo di coppa e di coltello. Pure, un giorno, gli venne porto all'autocrate un calice di vino ammoscato; intendi: nel quale stava in infusione il cadaveruccio d'una mosca. Chi descriverebbe i furori di Re Guasparre, allorchè vide la bevanda moschifera? Fece amministrar venticinque buone nerbate al Coppa di oro; e gli dichiarò che, in caso di recidiva, gli avrebbe fatta esalar l'anima sotto le verghe. S'era nell'agosto; ed in Iscaricabarilopoli, citt

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