Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 27 giugno 2025
Inutile fuggire: mi teneva dietro sorridendo, mentre io fuggiva con ribrezzo. Quel sorriso! Mi velavo gli occhi: e lo vedevo ancora, tra i brividi. Sull'alba risalii quella scala, picchiai di nuovo a quell'uscio. Ricomparve la ragazza bionda col lume. Tua madre? L'aspettata irruppe, pallida come la morte. Io le afferrai un braccio. Sospeso tra la morte e la vita gridai: Ebbene?
Nella prima notte che io passai al fianco di Carlo, appena egli mi ebbe rivelato l'orribile segreto, io fui presa da ribrezzo, e mi ritrassi inorridita dall'amplesso sanguinoso. Ma quando il mio sposo mi fece suonare all'orecchio le sante parole: Italia e libert
Non toccarmi! Se sapessi che ribrezzo mi fai! Invano tentavo, con le mie mani, di trattenerla. Ella si dibatteva, nella stretta; si divincolava con tutta la persona, come se realmente il mio materiale contatto dovesse ammorbarla. Per carit
Angiolina mirò, con ribrezzo impossibile a descriversi, colui che sapeva averla ricercata; ad un cenno della padrona, essa fu accanto all'uomo immascherato, che pose una mano ardente come fuoco in una delle sue come gelo. Signore, non volete levarvi la visiera? dissegli Vascello.
L'uditore tremava quasi invaso dal ribrezzo della febbre.
Sì, replicò il fratello di don Ottavio; dite bene: colle vostre parole delineate, barone, la plebaglia di Parigi; quella plebaglia che festeggiava intorno al cadavere del signor di Coligny, e che mi destò tanto ribrezzo.
Tutta una commedia sostenuta da un'eroina così disonesta conduce naturalmente al ribrezzo, e questo ribrezzo del pubblico non ha in se stesso nulla di estetico.
Ma poi, a un tratto, pure in mezzo allo spavento e al ribrezzo, la Baby ebbe un sussulto di gioia; e cacciando la mano contro la bocca di Andrea, e piegando il capo riverso, gridò con tutta la forza e l'esultanza dell'anima sua: Giuliano! Giuliano! Aiuto! Sulla strada che conduceva alla villa si udiva allora il rumore lontano di una carrozza e il tintinnio acuto delle sonagliere.
Io non voglio il tuo sonno. Io d’una cosa sola ho il ribrezzo: della morte.
Ella è abbandonata su una poltrona, raccolta in sé, quasi che il ribrezzo della febbre la riprenda, poggiata la gota a un braccio, guardando di sotto alle palpebre che battono come se la pupilla fosse ferita a ogni momento. Le sue brevi parole hanno un suono indefinibile, che non è d’ironia, che non è di piet
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca