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Aggiornato: 12 ottobre 2025
La fanciulla devota le riassettava le molli coltri scomposte dall'insonnia, le rialzava i cuscini disordinati su cui era abbandonata la foltezza dei capelli neri, la interrogava con una umile occhiata: ma vista la padrona tutta perduta in un pensiero, usciva discretamente dalla stanza, chiudendone la porta, aspettando di esser chiamata per ritornare.
A casa! ordinò. Va a casa, senza voltarti indietro! L'altra si mise a correre, urlando contumelie prodigiose, mentre la vinta si rialzava, si ripuliva, raccoglieva lo scialle, cercava in terra il suo pettine, e rideva, tutta accaldata, le fiamme negli occhi, i capelli nerissimi diventati una selva di groviglie.
Indi, il combattente si rialzava improvviso da quelle prostrazioni sentimentali. Egli voleva Emilia; ogni giorno il bavaglio imposto al suo amore lo torturava vie più; Roberta doveva morire, poichè era l'ostacolo.... Cominciava anzi a sospettare che la fanciulla si prestasse all'anormalit
Ogni qual tratto però lo rialzava con violenza e allora mostrava una faccia abbronzata, maschia, ardita, ma sulla quale, un attento osservatore, avrebbe scorto le traccie di crudeli dolori, di sofferenze indicibili. Sulla piega delle palpebre si vedevano ancora le umide traccie di recenti lagrime.
Ma allorquando ella le rialzava, quelle trasparenti e bianche palpebre, i suoi occhi prendevano la petulanza di una baccante.
Vestita di raso candido, cangiante in un azzurro oltremarino leggerissimo, che le rialzava la carnagione; Bianca ballava in mezzo a quella folla d'ebbri felici, più ebbra di tutti. Una bustina color di rosa le stringeva la vita, e le reggeva il seno tumido, voluttuoso, appena coperto d'una modestina a trafori, che ne velava e non ne velava la sommit
Lalla abbassò allora la testolina forte sul petto, e fece un po' di resistenza prima di cedere al marchese, che con due dita le rialzava lo scaltro visetto, per baciarla sulla bocca; ma, nonostante la resistenza fatta, quando le labbra del giovane toccarono le labbra della bambina, la piccola bocca non restò ferma sotto quel bacio, e lo ricambiò con un sussulto di tutto il corpicino.
La prima volta ch'egli rivide Lalla, non ne era rimasto molto colpito. Notò ch'essa era piuttosto piccolina, che aveva la figuretta fine, elegante, e gli occhi bellissimi. Nient'altro. Ma, dopo qualche giorno, egli si era messo a guardarla più sovente e con piacere. Quel suo fare modesto, senza essere troppo timido, quell'aria composta e nello stesso tempo cortese e vivace, fin anche l'ascetismo, il clericalismo aristocratico dell'esile duchessina formavano un tutt'insieme che gli riusciva molto interessante. Più di tutto erano gli occhi... quegli occhi maravigliosi che gli avevano fatta impressione!... No, non era bella, ma quegli occhi la rendevano irresistibile!... Essa, la fanciulla modesta, li teneva quasi sempre abbassati, ma si sentivano, si vedevano quasi anche di sotto alle palpebre, e quando li rialzava lentamente, parevano ingrandirsi, diventavano lucenti, perdevano la loro soave timidit
Ma erano rade soste, dalle quali si rialzava con una lunga amarezza nell'anima, quantunque nessuna fede religiosa gli vietasse quelle effimere soddisfazioni della carne. Come avevano dunque potuto amare i grandi poeti? Con quale potenza trasformavano le donne volgari dei loro amori nei fantasmi divini della loro arte?
Parola Del Giorno
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