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Aggiornato: 6 maggio 2025


Incauta! Perdonatemi, ma giacchè nell'inverno tali fiori sono rarissimi, non sarebbe bene approfittarsene? Se non lo sdegnate, vel porrò io con uno spillo sul camicino. Mary....

Ma che? qual vita è tanto umile, che dalla dolcezza della gloria non sia tócca? E per questa vaghezza credo che oltre a ogni altro studio amasse la poesia, veggendo, comeché la filosofia ogni altra trapassi di nobiltá, la eccellenzia di quella con pochi potersi comunicare, e esserne per lo mondo molti famosi: e la poesia piú essere apparente e dilettevole a ciascuno, e li poeti rarissimi.

A un gruppo di signore, riparate sotto una specie di chiosco, tutto formato di rarissimi fiori scarlatti, nel fondo d'una splendida galleria, in mezzo al qual gruppo sedea la principessa, fu servito un fagiano su un piatto d'oro, cesellato, di cui due servitori appena poteano sostenere il peso.

Il desiderio dell'infinito illuminava la sua serafica bellezza. Alle undici e mezzo il vico era deserto, il silenzio dovunque, i passanti rarissimi nella strada di Forcella, all'estremo dell'angiporto. I dodici colpi di mezzanotte vibrarono. Allora Bambina rientrò e chiuse la finestra. Ella mandò Concettella a coricarsi e ritornò nel salone.

Ma queste erano le risposte dei buoni, dei rarissimi giorni, erano le risposte date solo tre o quattro volte, nel lungo e combattuto loro amore: ella conservava preziosamente queste risposte, che le parevano ispirate da un'immensa tenerezza.

I rarissimi giovani colti frammisti all'emigrazione italiana, non partono ordinariamente salvo onorevoli eccezioni che quando vedono fallito l'ultimo tentativo per ottenere un umile impiego, sia pure a mille e cento. Vanno senza idee, senza progetti, senza appoggi e senza mezzi, travolti nel turbine della miseria, e privi perciò di quella grande forza che è l'indipendenza. Talvolta cadono per non rialzarsi più, talora invece riescono a formarsi una posizione; ma imparano laggiù, alla scuola della vita, quanto il paese nativo non s'è curato d'insegnar loro, ed è naturale che si modifichino, che si adattino all'ambiente; non possono serbarsi italianamente puri, e nello istesso tempo lottare per il pane in un ambiente dove sentono l'ostilit

[I[Quarti di leone]I]. Del peso di k. 32. 3, aventi cioè di fino k. 24. 85/384, e parimente rarissimi. Il quarto di leone del Morosini non l'ho mai veduto, ma ne ritengo la esistenza dalle memorie di zecca, e credo sia quella moneta della raccolta Gradenigo (Zanetti, vol. II, p. 203 n. 253) che il suo possessore descrisse per mezzo leone di questo doge, benché le desse il peso di k. 34. 2; peso, se vuolsi, eccedente il legale, ma che induce forte sospetto non abbiasi potuto deteriorar cotanto un pezzo da ridurlo quasi alla sua met

Ma, d'altra parte, quella austeritá raddoppia nell'animo nostro il giubbilo dell'ammirazione per que' rarissimi intelletti, che meritano giustamente il nome di «poeti».

In Turchia stessa, che pur troppo è la piú vicina a noi, non corre quasi altra moneta che reali di Spagna, zecchini veneti ed ongari d'Allemagna; ed all'incontro, ancorché sia vero che i reali di Spagna sono sempre in giro di mercanzia e commercio, onde ne ritornano spesse volte somme grandi in cristianitá, sono rarissimi i sultanini.

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