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Aggiornato: 11 giugno 2025


Egli era, siccome ho detto, di membra poderose, e la mezzana statura di Rambaldo, messa a raffronto con la sua, non avrebbe certamente tenuto in sospeso il giudizio di uno spettatore. Al Corradengo parve allora di potersi rifare in un tratto del suo primo svantaggio e di tutti i sarcasmi del suo avversario.

Pigliatasi quella satolla, Rambaldo si fermò, e al cenno ch’ei fece di averne abbastanza, accorsero i donzelli del Corradengo, per trarre il loro semivivo padrone fuori del campo.

Morello non rispose nulla ai motti di Rambaldo; voltò le spalle, e andò nella sua camera a coricarsi sul letto. Nel quale si legge della differenza che corre fra astori e barbagianni.

Rambaldo di Verrùa, vestito anch’egli di ferro, appariva di fuori tutto rosso come un cardinale, o come un gambero cotto. Il suo elmo portava due magnifiche corna, o trombe di torneo, contrassegni allora di chi era stato riconosciuto nobile e blasonato due volte nei torneamenti, cioè pubblicato due volte a suon di tromba dagli araldi.

Il cerusico Rambaldo lo vuole e lo vogliamo anche noi, che non aveste a far ricadute! Che serve, madonna? ripigliò Giacomo Pico, crollando malinconicamente la testa. Sono un povero disgraziato a cui forse metterebbe più conto il morire. E perchè? dimandò ella ansiosa. Forse alcuna cosa vi manca, per viver felice tra noi? Parlate, messer Giacomo, parlate! Lo sapete pure, come qui tutti vi amano.

Siffatti insegnamenti non bisognavano al conte Corrado; e di vero, appena fu giunto in gran sollecitudine da lui il trovatore Rambaldo di Verrùa, per annunziargli l’arrivo di Morello, secondogenito del marchese di Monferrato, tosto per suo comandamento fu sossopra il castello, affinchè ogni cosa fosse in pronto per ricevere un ospite così ragguardevole, con tutta la gualdana che gli faceva cortèo.

Ansaldo, che le stava seduto daccanto, venìa tratto tratto bisbigliando a lei motti leggiadri, ai quali, bisogna pur confessarlo, ella rispondeva a mala pena. Quel giorno Morello di Monferrato si ritrasse più presto nelle sue stanze e gettatosi bocconi sul letto si diede a piangere amaramente. Rambaldo di Verrùa s’era fatto daccanto a lui per consolarlo.

Appena furono sul pianerottolo, Morello ebbe come un capogiro e sentì mancarsi il cuore; ma Rambaldo di Verrùa, che gli era venuto da fianco, fu sollecito a sostenerlo, senza che altri se ne addasse, e a susurrargli alcune parole misteriose. Le quali certamente ebbero possanza di rinfrancarlo, dappoichè il giovine signore ripigliò tosto la sua pronta andatura.

Parola Del Giorno

branchetti

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