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non son rimase acerbe ne' mature le membra mie di la`, ma son qui meco col sangue suo e con le sue giunture. Quinci su` vo per non esser piu` cieco; donna e` di sopra che m'acquista grazia, per che 'l mortal per vostro mondo reco. Ma se la vostra maggior voglia sazia tosto divegna, si` che 'l ciel v'alberghi ch'e` pien d'amore e piu` ampio si spazia,

Questa fortuna al mondo è 'n Bagattella, ch'or quinci altrui solleva, or quindi abbassa. Non è Tempranzia in lei, però fracassa la forza di chi nacque in prava Stella. Sol una temperata forte e bella donna, che di splendor le Stelle passa, la instabil Rota tien umile e bassa; e 'n gioco lei di galle al mondo appella.

Quinci è ben noto; or di fatto aspetto L'Angelo si colora; indi apparìa L

Notte tempo appoggiarono al muro del palazzo una scala, che arrivava per l'appunto alle finestre della camera da letto della persona, o delle persone che si volevano ammazzare: s'involarono poi e si distrussero diligentemente alcuni arnesi di oro, e di argento, o altre masserizie minute per colorire la cosa, e dare ad intendere, che l'omicidio fosse commesso in grazia del furto: finalmente si lasciò la finestra aperta fingendo, che quinci i ladri avessero preso la fuga.

Ciò rimirava, e stimolando Aletto A l'armi infiamma la commossa gente, E corre entro ogni vena, entro ogni petto, Qual corre lampo entro le nubi ardente; Quinci di guerreggiar nuovo diletto A' barbari agitati arde la mente. Trascorre il mostro, e i cori avvampa e punge: Quando tremendo ecco AMEDEO sorgiunge.

Quinci cresceasi, e con paterna cura Ne la citt

E io: <<Per filosofici argomenti e per autorita` che quinci scende cotale amor convien che in me si 'mprenti: che' 'l bene, in quanto ben, come s'intende, cosi` accende amore, e tanto maggio quanto piu` di bontate in se' comprende. Dunque a l'essenza ov'e` tanto avvantaggio, che ciascun ben che fuor di lei si trova altro non e` ch'un lume di suo raggio,

E cco, senza far motto alcun ad elli, T utto soletto quinci mi diparto, «Tu autem quum oraveris intra in cubiculum tuum, ubi, clauso ostio, patrem tuum in abscondito ora». Evang.

Ben m'accors'io ch'elli era d'alte lode, pero` ch'a me venia <<Resurgi>> e <<Vinci>> come a colui che non intende e ode. Io m'innamorava tanto quinci, che 'nfino a li` non fu alcuna cosa che mi legasse con si` dolci vinci. Forse la mia parola par troppo osa, posponendo il piacer de li occhi belli, ne' quai mirando mio disio ha posa;

Egli gentile appien l'animo tolse Da quei secreti abbominati e crudi, E sol de l'erbe a penetrar si volse Con l'arti di costei vizj e virtudi; Quinci fu chiaro, e bella fama sciolse I gridi intorno a celebrar suoi studi, E se del suo valore unqua diè segno, Or per lo grande Eroe sforza l'ingegno.