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Aggiornato: 28 giugno 2025


E anch'io e anch'io», replicavano altri, destinati, tutta la vita loro ad essere, come i più, null'altro che l'eco delle voci altrui, che l'ombra degli altrui gesti; e imitando Calcintesta, col capo e colle pugna facevano terribili atti di minaccia, che Dio ne scampi.

Solo un uomo rimase in piedi colle pugna tese verso Abd-el-Kerim. Quest'uomo era il beduino. A morte l'infedele! tuonò egli con voce furente. A terra! ripetè il Mahdi. A terra! Il beduino fu atterrato dalla mano nervosa dello sceicco El-Mactud. Taci se non vuoi perderti, gli sussurrò all'orecchio lo sceicco.

28 Partita volentier la pugna avria, se con suo onor potuto avesse farlo. Ma quei ch'egli avea seco in compagnia, perché non vinca la parte di Carlo, che gi

Or perchè dunque disperando stassi, E per noi di campar non si tien cura? Chè non moviamo, ove si pugna, i passi, Tentando farne la Citt

Memorabile vittoria, la quale, anzichè al valor confidente di chi combatte per la patria e per la religione, il popolo devoto volle ascrivere a prodigio del Dio degli eserciti, asserendo che la versatile statua dell'arcangelo Michele, posta sul pinacolo del santuario della Madonna, per quanto durò la pugna, si tenesse rivolta, benché contrario spirasse il vento, contro ai Grigioni, vibrando minacciosamente la spada.

Rosa ricadde accoccolata, nascose la faccia nelle mani, e scoppiò in lacrime. Seguì un silenzio. Dunque è vero! riprese il padre con una calma sinistra. Poi proruppe a un tratto. S'avvicinò alla figliola, e stringendo indietro le pugna, e curvandosi a bruciarla col soffio ardente che gli usciva dalla bocca, gridò terribile in volto: Chi fu.... Mamma mia!

Ora mentre i Mascalicesi si battevano da leoni, prodigiosamente, su ’l gradino di pietra, Giacobbe disparve all’improvviso, girò il fianco dell’edifizio, cercando un varco non difeso per penetrare nel sacrario. E come vide un’apertura a poca altezza da terra, vi si arrampicò, vi rimase tenuto ai fianchi dall’angustia, vi si contorse, fin che non giunse a far passare il suo lungo corpo giù per lo spiraglio. Il cordiale aroma dell’incenso vaniva nella solitudine della casa di Dio. A tentoni nel buio, guidato dal fragore della pugna esterna, quell’uomo camminò verso la porta, inciampando nelle sedie, ferendosi alla faccia, alle mani. Rimbombava gi

È il mio castigo dunque così pronto? ed ode ancora un rumore di pugna, e uno sbattersi fragoroso di porte, e un correre affrettato su nelle stanze, e voci diverse, e tra tutte una irosissima che comandava: Balestrate fuoco nelle finestre! e un'altra, Se tutto arde, che ci rimane di bottino? Combattete! gridava Federigo agli uomini del castello: Giuratemi!

Il lungo e furioso durare della pugna l

A l'ammonir del tenebroso nume Placasi il Turco, e, raggirando il freno, Impon il suon, c'ha di raccor costume, E fra le tende aspetta il sereno. Ma, poi ch'a l'armi sue vien manco il lume, Da la pugna AMEDEO cessa non meno, E per mezzo il dolor, ch'alto s'udìa De' Turchi oppressi a la citt

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