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Allora lo Spirito del passato agitò le chiome di vipere, che si drizzarono tutte fischianti, ed ei se le strappò a ciocche facendone ritorte che gittava tra le gambe alla Rivoluzione; la quale incespicandovi dentro, diè di un cimbotto in terra a Villafranca e si slogò una spalla. Adesso il Napoleonide la riconduce zoppicando ai presepi, e lo precede lo Spirito del passato: l'erba s'inaridisce sotto i suoi piedi, e la sua strada è pel cammino delle ombre: intanto la Libert

Il nostro bambino sarebbe cresciuto giorno per giorno.... Diventiamo vecchi anche noi? Oh i bei vecchietti!... Mia cara, ecco finalmente s'imbianca un'alba di dicembre. Pel buio della pianura suonano le campane gioconde: dicono che in cielo cantino gli angioli, mandando giù le parole latine a tutti i presepi delle monache e dei marmocchi: per le viuzze del paese alla chiesa s'avviano i contadini puzzanti di frustagno: di l

Così il lungo digiuno e la fatica D'una ad un'altra visïon trabalza Il pensier de l'Eroe, quando, in lui fiso, Il Signor dei celesti: Ora è stagione, Disse in cor suo, che il mio rival conquida! Gli aurei letti lasciò, senz'altro aiuto Che il veloce desio; s'avvolse un manto Ampio, turchino come ciel d'autunno; A la fredda canizie un vasto impose Tricuspide lucente, e, sotto al braccio Un aureo accomodando orbe stellato, Simbol de l'universo, al più vicino Dei presèpi del ciel cheto avvïossi. Ivi, poichè di Giosuè la verga Del sole il cocchio a mezzo il ciel sostenne, E impietriti restâr di sotto al giogo I fulminei cavalli, una falange D'umili ma intelligenti on

Si avvicinava il Natale, l'anniversario della sua povera mamma. Il profumo del lauro, la vista del muschio, degli aranci, dei presepi, dei balocchi di legno verniciati, esposti nelle botteghe e sui banchini, risuscitavano una folla di reminiscenze, un polverìo, come sopra una strada pesta da cavalli sfrenati.

Allora, stanco anch'io Dei furbi e dei cretini, Mi sentirò il desìo, Il santo ardor di più vasti confini! Stringerò nella mano Un nodoso bastone, E me ne andrò lontano Un balsamo a cercar, l'oblivïone... Andrò verso l'Oriente, Col sole sulla fronte, Guardando avidamente La linea circolar dell'orizzonte. E bacierò le siepi E i fiori per la via, E cercherò i presèpi Ove deporre la stanchezza mia.