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Aggiornato: 28 maggio 2025
<<Questa gente che preme a noi e` molta, e vegnonti a pregar>>, disse 'l poeta: <<pero` pur va, e in andando ascolta>>. <<O anima che vai per esser lieta con quelle membra con le quai nascesti>>, venian gridando, <<un poco il passo queta. Guarda s'alcun di noi unqua vedesti, si` che di lui di la` novella porti: deh, perche' vai? deh, perche' non t'arresti?
27 Non bisognò a Rinaldo pregar molto, che 'l cortese baron tenne lo 'nvito. Ne vanno insieme ove il drappel raccolto di Montalbano era in sicuro sito. Rinaldo al suo scudiero avea gi
Terminando le presenti col pregar a V. M. copiose prosperit
83 Il re circasso il suo destrier non vuole ch'al re d'Algier più lungamente resti, se non s'umilia tanto di parole, che lo venga a pregar che glie lo presti. Rodomonte, superbo come suole, gli risponde: Né 'l ciel, né tu faresti che cosa che per forza aver potessi, da altri, che da me, mai conoscessi.
Prima ch'ella a rispondere sia mossa, pregar si lascia più d'una fiata, pensando tuttavia come si possa vendicar di colui che l'ha lasciata: e ben convenne al suo mobile ingegno cangiar l'amore in subitano sdegno. L'alma che sente il suo peccato immondo, pate dentro da sé tal penitenza, ch'avanza ogn'altro corporal martire che dar mi possa alcun del mio fallire;
A' popoli di Colco il fren reggea Autumedon ne le stagioni istesse, E per moglie al figliuol, che solo avea, Donna cotanto celebrata elesse; Dunque fra l'erme balze in che vivea Spedì messaggi e suo desiro espresse. Tosto Anacarsi a quel pregar s'inclina, Colpa stimando il non si far reina: XI
Come libero fui da tutte quante quell'ombre che pregar pur ch'altri prieghi, si` che s'avacci lor divenir sante, io cominciai: <<El par che tu mi nieghi, o luce mia, espresso in alcun testo che decreto del cielo orazion pieghi; e questa gente prega pur di questo: sarebbe dunque loro speme vana, o non m'e` 'l detto tuo ben manifesto?>>.
Gettai il libro di Gian Luigi, d'un tratto; mi levai, mi diressi all'uscio che metteva nel salotto: volevo pregar la donna di non più tormentarmi.... Di non più tormentarmi? Ella m'avrebbe giudicato pazzo; che tormento mi dava?...
Come sono brutto io! La mia poesia bisogna ch'io la tenga nascosta in fondo al cuore, per me, per piangere solo, per pregar solo, per disperare solo!
PIRINO. Te ne prego e straprego. PANFAGO. Or sí che dici bene, perché lo schiavo deve pregar il padrone. PIRINO. Ecco la casa. Chi dimandate? PANFAGO. Sète voi Mangone? MANGONE. Io son mentre Iddio vòle. PANFAGO. Voi siate il ben trovato per mille volte, padron caro; perdonatemi se, non conoscendovi, primo non vi ho salutato.
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