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Aggiornato: 20 giugno 2025


In che posso servirvi, signore? Credo di parlare col notaio La Bella disse il forestiero. Precisamente. Ecco una lettera che le spiegher

Ché, lasciando le mie fiorite sponde, l'erboso letto e l'onde piú chiare di stillato argento, vengo ad un solenne spettacolo e ad allegrarmi con esso voi, o miei illustri e magnanimi figli; posciaché per cosí fatta ragione posso far gloriosa concorrenza col Po, col Mincio e col famoso Tebro.

Lo credi? domandò Pietro spaventato. Che cosa posso fare? Non incaricarti troppo di quel Santanera imbecille e m

Non posso dire che li trovo molto belli, disse Nancy, ridendo. Forse non erano proprio così, disse Fräulein. Anzi credo che non erano proprio «uccellin», erano forse «rime»... Perchè volavano? chiese Nancy. Non so, disse Fräulein, coll'occhio vitreo di chi cerca rammemorare qualche cosa. Forse sbaglio in qualche piccolo dettaglio. Ma ti accerto che erano bellissimi.

Ebbene, faccia uscire quella madre. No, no! Non lo permetta, signore! Non lo permetta! Il capocomico. Ma è solo per vedere, signora! La madre. Io non posso! non posso! Il capocomico. Ma se è gi

Almeno.... soggiunse dopo essersi guardato dattorno e aver veduto le facce rannuvolate de' suoi compagni, io lo bevo, e posso fare anche la parte degli altri. Vado subito; disse l'ostiere; e sar

Ma io non posso dimenticare.... debbo dirvelo? è in fine un debito di lealt

5 aprile. Come sei triste, o primavera, per me! Sono disoccupato. Il mio cervello si ottunde: sento un peso alla testa: non saprei scrivere due righe. Potessi divenire pazzo! Vorrei viaggiare, ma ecco un nuovo tormento: non posso, e potendo non vorrei: il sole mi macchierebbe orrendamente la faccia: sono gi

Oh! per questo, figliuola, ti posso assicurare che Guido nelle sue lettere non sa far altro che parlarmi di te; si direbbe che lo hai stregato. Che marito modello! Infatti approvò Emma a voce bassa.

Ciò ch'io racconto, rivelossi a pieno Al mondo tutto, ed a narrar nol vegno Perch'io n'aggia diletto, anzi nel seno Ne sento incendio di mortal disdegno; Io n'arrabbio così, che 'l ciel sereno Vorrei far polve, e de le stelle il regno, Vorrei la terra e 'l mar volger sossopra, Ma mio voler non posso porre in opra.

Parola Del Giorno

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