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Ella si arrestò; sembrava perplessa ancora... Il giovane marinajo la fissò; il suo sguardo era insistente, pieno di domande e di eccitamenti. La vedova ne comprese l'espressione. , voi volete saper tutto, Marco, ed io promisi soddisfarvi... Bene.

Nel sentire aprire la porta si alzò e fece alcuni passi, ma alla vista di tutta quella gente rimase perplessa, e alzò in faccia al marito uno sguardo freddo e interrogativo. La signora Caruso, disse don Pio per tutta risposta. Sono eletto e ho invitato tutti coloro che mi hanno aiutato in questo lavoro d'Ercole.

Alberada rimane perplessa un momento, pensando la terribile promessa che a lei si richiedeva, poi dimanda: E tornando che cosa mi si riserba, messere? Ildebrando rist

Sono in un brutto impiccio; rispose il Giuliani con aria perplessa. Vorrei compiacere al nostro amico, e rispondere alla fiducia ch'egli ripone in me; ma sono anche amico del Cig

Una ruga le si disegnò nel mezzo della fronte, riprese il topo dalle mani di Tina e tacque, stringendo la bocca come per non parlare più. Tina rimaneva perplessa davanti a questa curiosit

Si scrivono tante cose, diss'ella.... Io non pensavo allora ciò che penso adesso.... Via, non mi tormentate.... Abbruciate quella lettera, aggiunse con qualche imperio. Il duca attese un poco, chè gli piaceva tenerla perplessa. Egli era molto originale. Finalmente si alzò; accostò i due pezzi della lettera alla fiamma d'una candela, della lumiera che li distrusse.

Maria alzò la testa con una espressione di fierezza che Silvio non le aveva mai veduta, rimase qualche istante perplessa, poi con duro cipiglio gli disse:

Mentre stava agitata e perplessa, udì camminare nel corridoio, ed Annetta entrò. «Ah! signorinadiss'ella, «è arrivato il signor Cavignì: son contentissima di veder finalmente una faccia cristiana in questo luogo. Egli è così buono, m'ha sempre dimostrato tanto interesse.... C'è pure il signor Verrezzi, ed un altro che voi non indovinereste mai.

Sentiva che una mano cercava la serratura della porta. Forse era un ladro! Lina pensò di domandare: chi è; di urlare, di chiedere aiuto, se non avesse risposta. Chi è? domandò la procace ragazza, tutta tremante, accostandosi in punta di piedi alla porta. Io... Lina... io! rispose sommessamente una voce a lei nota. Era Lucertolo! La ragazza stette un po' perplessa, se dovesse o no aprire.

La signora Emanuelli stette alquanto perplessa, tornò a tirar fuori la questione del compenso, ma finì col cedere all'insistenza del professore e disse commossa: Giacchè il professore è tanto gentile non so come rispondere con un rifiuto. Angelo, che dici al professore? Grazie, bisbigliò il ragazzo. Nulla, nulla, caro, replicò il signor Antonino Vuoi cominciar domattina?