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Aggiornato: 13 luglio 2025
Fra Topo e la Vascello aveva avuto luogo una di quelle scene esecrande degna di loro. Si separarono peraltro buoni amici: all'uno rendevasi necessaria l'altra per ricettare i suoi ladroneggi; all'altra era necessario l'uno per non perdere sul più bello il frutto che sperava ritrarre dall'Angiolina.
Perdere questa bella, bella vita, perdere il sole, perdere questi spettacoli, ella aggiunse, delineando un gesto verso l'amplitudine del mare e dell'orizzonte, perdere tutto, senza aver conosciuto nulla!... No, io voglio ancòra vivere, dovunque, comunque, purchè viva; non è cosa umana rassegnarci al destino, e passare così, quando ancor nessuno ci è tanto legato da poter ricordarci sempre!... Perchè se morissi io oggi, chi mi ricorderebbe fra dieci anni?... Che bene ho fatto?... Che cosa sono stata?...
E Giusto una festa non fece altro che viaggiare da una chiesa all'altra; più semplice sarebbe stato piantarsi in faccia al portone di casa, ma egli temeva d'esser visto dall'usciere, il quale per difendere la legittima prole da quelle nozze che non gli andavano a sangue, sarebbe stato capacissimo di far perdere la messa e il paradiso a sua figlia.
Pier Luigi cominciava fino d'allora, non si potea dire che perdesse il tempo, a corteggiare la contessa Della Valle, ch'egli trovava piccante e seducentissima; e Lalla, pur senza perdere tempo, si godeva a lasciarsi fare la corte e ad ottenere l'ammirazione e le attenzioni del conte Pier Luigi, nel quale vedeva l'uomo esperto, che in fatto di donne s'era creata la riputazione d'intelligente.
«Ma ora, al momento di partire, quella signora s'era ammalata alle tonsille, ed il medico le aveva consigliato un lungo riposo, se non voleva perdere affatto la voce. «Per questo egli, informato della mia disgrazia che mi lasciava nell'isolamento, veniva a proporre ancora a me quella scrittura ridivenuta disponibile. L'arte potrebbe distogliermi da' miei tristi pensieri, ecc., ecc.
Scrivevo lunghe tirate di versi da perdere il fiato, volavo all'empireo sull'ali dell'iperbole, vedevo gli uomini al basso piccini piccini che si raggiravano come formiche intorno al formicaio, e la mia elevazione mi lusingava di giungere agli astri. Finalmente finito, corretto, messo in netto, declamato nella solitudine della mia stanza, il mio Lucchino Visconti mi parve un capolavoro.
Poi con esasperazione, vedendo gli sguardi minacciosi, che lanciava sopra di lei Camilla: Uccidetemi pure! esclamò, uccidetemi con uno dei vostri veleni! Voi, che mi avete resa amara l'esistenza..... Poco mi rimane da vivere!.... I miei figli saranno amati, protetti egualmente.... Non voglio perdere la mia anima!... Morrò dopo aver fatto una buona azione.... salvato la duchessa!... Dio mi ricever
Sarebbe andato di grand'animo a razzolare nelle miniere del Capo di Buona Speranza, se fossero state un po' più alla mano e non gli avessero fatto perdere cinque mesi di tempo, tra l'andata e il ritorno.
Ancora una volta, mi domanderete, dove andava il priore? E qui, se non mi risolvessi a dirvelo io, sareste capaci di dirmelo voi, facendomi perdere il merito dell'annunzio. Passin passino, il padre Anacleto se ne andava al romitorio delle Querci.
La risposta di Loredana si perdette tra una tempesta di note senza tempo e senza misura, che la vecchia accumulava con frenesia, come se il ballabile le avesse fatto perdere ogni nozione musicale.
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