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Aggiornato: 28 luglio 2025
81 Una percossa a pena l'altra aspetta. Ben tosto cominciar tutti a fuggire; e quando prima ne veniano in fretta (perch'era sol, credeanselo inghiottire), non è chi per levarsi de la stretta l'amico aspetti, e cerchi insieme gire: chi fugge a piedi in qua, chi col
L'almea si volse, fece un rapido movimento con una mano, traballò come percossa da una folgore, gettò uno straziante singulto e cadde di peso fra le erbe. Il greco le si precipitò sopra, ma indietreggiò vivamente cogli occhi fuor dall'orbite, la faccia sconvolta, le mani nei capelli. Dio!... Dio!... urlò egli. È morta!... L'almea s'era trafitta il cuore con un colpo di pugnale!
FULVIA. Ben ricordi. El gran disio d'esser con Lidio in modo mi accecò che piú oltre non pensai. Ma dimmi, Fessenio caro: hai trovato Lidio mio? FESSENIO. Corre il sangue ov'è la percossa. Ho. FULVIA. Sí? FESSENIO. Sí. FULVIA. Be', Fessenio mio: che dice? Dimmi. FESSENIO. Non partirá cosí presto. FULVIA. Doh Dio! Quando potrò io parlar seco?
53 L'aspra percossa agghiacciò il cor nel petto, per dubbio di Ruggiero, ai circostanti, nel cui favor si conoscea lo affetto dei più inchinar, se non di tutti quanti. E se Fortuna ponesse ad effetto quel che la maggior parte vorria inanti, gi
Nè men l'alto AMEDEO, che 'n sì brev'ora Ha percossa de' Tartari la spene, Da l'armi cessa, e fino a nova aurora Per teco starsi a la citt
e la percossa pianta tanto puote, che de la sua virtute l’aura impregna e quella poi, girando, intorno scuote; e l’altra terra, secondo ch’è degna per sé e per suo ciel, concepe e figlia di diverse virtù diverse legna. Non parrebbe di l
11 Ed è ben degno che sì ricca donna, ricca di tutto quel valor che possa esser fra quante al mondo portin gonna, mai non si sia di sua costanza mossa; e sia stata per lui vera colonna, sprezzando di Fortuna ogni percossa: di lei degno egli, e degna ella di lui; né meglio s'accoppiaro unque altri dui.
La brina candida, gocciolando dagli abeti, le bagnava le spalle ed i suoi zoccoletti s'infangavano su la strada sporca, percossa dal pallido sole d'inverno che faceva scintillare gli atomi innumerevoli della neve. Quando il medico vide Elena, col suo abito nero a puntini rossi ch'ella non aveva deposto più sin dal Natale, capì sùbito che cos'era.
Quel che la bianca rosa Dolce profumo esala Son io: son io dell'ala Il frullo accanto al nido; Son io percossa al lido L'onda che lenta mormora e sospira. Nella sua dolce spira Il venticel mi vuole, Senton le mie parole Le foglie scosse e i rami, Tutto che cerchi ed ami Di me racchiude una memoria, un'eco.
Dalla porta di destra, entrarono le tre giovani donne galleggianti in una nuvola di gaze, trasparente come il vapore dell'alba in Oriente. Un grido scattò da tutte le bocche. Una percossa mise in fiamma tutti gli occhi. Fu un precipitarsi all'incontro gli uni delle altre. Le braccia si aprirono... Il salone risuonò di uno strepito simile alla crepitazione della fiamma dei sarmenti.
Parola Del Giorno
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