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Aggiornato: 11 ottobre 2025
Il vecchio orologio a pendolo, che spiccava sulla tavola del camminetto, nel salottino dell'ex frate, aveva gi
Oh! domani senza fallo. LAURA e SERVO. La signora ha suonato? E la cena? La signora ha dato ordine che si anticipasse? No... Ma neppure ho ordinato un ritardo... e voglion esser le dieci e mezzo. Il pendolo della signora non segna che le otto. È vero. Che serate eterne... andate. Debbo sollecitare in cucina?
Gal-di-fuoco, dopo aver brindato alla mia salute, si accostò alla sposa, le porse il braccio e con mille carezze la trasse fuori della sala. Al partire degli sposi, il signor De-Tonnalli levò gli occhi al pendolo e disse: «Fanno le dieci alle dieci e quaranta minuti converr
Il Sultano ha ricevuto l'Ambasciatore in udienza privata. La sala dei ricevimenti è grande, bianca e nuda come una prigione. Non v'è altro ornamento che un gran numero di orologi a pendolo, di tutte le dimensioni e di tutte le forme, in parte schierati sul pavimento, lungo le pareti; in parte ammucchiati sopra una tavola, in mezzo alla sala. Gli orologi, è da notarsi, sono per i mori un oggetto principalissimo d'ammirazione e di divertimento. Il Sultano stava dentro una piccola alcova, seduto, colle gambe incrociate, sopra un palco di legno, alto un metro. Aveva indosso, come al ricevimento pubblico, una cappa bianchissima, il cappuccio sul capo, i piedi nudi, le babbuccie gialle in un canto e un cordone verde a traverso il petto, al quale doveva essere appeso un pugnale. In questa forma gl'Imperatori del Marocco ricevono tutti gli Ambasciatori: il loro trono, come disse il Sultano Abd-er-Rhaman, è il cavallo e il loro padiglione il cielo. L'Ambasciatore, avendone prima manifestato il desiderio a Sid-Mussa, trovò dinanzi al palco imperiale una modesta seggiola, sulla quale, a un cenno del Sultano, sedette; il signor Morteo, interprete, rimase in piedi. Sua Maest
Il pendolo, indipendente dall'orologio, ma pendente dalla cupola, ha una lunghezza di ventiquattro metri, e consta d'un complesso di sfere, collegate in modo da formare una specie di bilanciere. Scusate la rima; qui si diventa poeti senza volerlo. Amate meglio diventar milionarii?
Sì, dalle tre alle sei, sei e mezza, mettiamo alle sette; anzi, tu hai un pendolo qui? Eccolo. Tu vai al Club? Io no. Passeggi, fai delle visite? No. Bene, farai quel che ti piace, questo non mi riguarda. Ora do un'occhiata in giro per orientarmi. Dove hai messo i fiori? Che fiori? Non li hanno portati? Senti. È uno scherzo o una scommessa che hai fatto di venir qui a prenderti gioco di me?
Donato non lo intende, non lo vede neppure; rimane immobile, istupidito, cogli occhi negli occhi di quel fanticello di picche dalla faccetta petulante, dal giustacuore nero e dal casco metallico. Il pendolo della sala da gioco segna le undici da tempo immemorabile; ma porgendo l'orecchio, in un intervallo di profondo silenzio, si odono le voci variamente fioche degli orologi lontani.
Quel fresco nastro azzurrino è una strada larga, lungo la riva.... Scendo morbidamente per non schiacciar contro il suolo il mio papa, vecchio pendolo assopito che avevo dimenticato!... Egli si desta singhiozzando, infarinato come un barile nella polvere, mentre trascino il mio monoplano sul dolce declivio della spiaggia....
E mise un sospiro, e si contentò di guardare con la coda dell'occhio la manina che la fanciulla aveva abbandonata sul grembo. Se non fosse stato per quella diavoleria a lui ignota, forse a quell'ora stringerebbe tra le sue quella manina gentile e graziosa. Il vecchio orologio a pendolo, chiuso in un armadio impiallacciato, sonò l'ora canonica, e si fissarono al solito l'ultime tre partite.
L'ora che batté all'orologio a pendolo, tichettante monotono nella sua camera, lo scosse: eran le cinque. S'alzò in fretta, e uscì per pranzare.
Parola Del Giorno
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