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Considerando che dietro le risultanze sopra indicate gli imputati De Andreis, Turati e Morgari sono incorsi nei delitti previsti dagli articoli 134 e 252 del Codice penale. Considerato che la Camera dei Deputati nella seduta del 9 luglio corrente ha accordata l'autorizzazione a procedere contro di essi.

Si vedono ancora le tracce di quella lotta. Ora non vi è più guarnigione, ma invece un bagno penale.

L'ho conosciuto nell'ottanta o nell'ottantuno. Io caricavo l'appendice della Plebe di Bignami della zavorra umana che scovavo e raccoglievo negli angiporti e nelle stamberghe, e lui riempiva le colonne di una terapeutica che inchiudeva, colle spinte e controspinte romagnosiane, i germi della giustizia sociale. Era forse la prima volta che la democrazia adulta leggeva in un giornale socialista che la questione criminale è intimamente connessa colla questione economica. Con un centinaio di pagine intitolate Il delitto e la questione sociale il Turati si rivelava un naturalista della scienza penale, un verista che studiava oggettivamente l'uomo delinquente, un sociologo che accusava la societ

«Tante grazie, signori riformatori del Codice penale!... Ma non vi par tempo di finirla con questa buffoneria che si chiama il Ministero di Sorveglianza pubblica? A che serve lo inseguire, il catturare dei delinquenti, mentre alla giustizia più non rimane alcun serio mezzo di punizione?

Quantunque dalla storia di Giuseppe risulti chiaramente che in Egitto erano in uso le prigioni quale pena afflittiva, ciò non pertanto in tutta la legislazione penale mosaica non ne troviamo fatto cenno, forse perchè esse presentavano due gravi ostacoli per una nazione eminentemente agricola quale era l’ebraica.

Sapevano della stanzetta al terzo piano dirimpetto all'ospedale, del violino che suonava che la via era libera e la carrozza di fuori ad aspettarlo, e dei passi guadagnati sulla sentinella coi famosi due lati del triangolo. Entrò il capoguardia mentre don Davide e Federici, dall'alto del tavolato, cercavano di capire dalla finestruola da che parte dell'edificio penale ci trovavamo.

dichiara colpevoli Chiesi Gustavo e Romussi Carlo del delitto di cui agli art. 64, 252 e 246 Codice penale. Don Albertario Davide del delitto di cui agli art. 246, 247. Callegari e Castelnuovo del delitto di cui agli art. 252 e 248, tenendo conto dell'et