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La tirannide che non si placava mai, la diffidenza politica, che ingigantiva la colpa, paurosa di pericoli, lo aveano gettato in quel carcere: a terrore, esempio d'altri, anzi che ad equa espiazione di un suo fallo. Ma egli, egli, che avea tanto imprecato, la sorte, era davvero innocente quanto si credeva?

paurosa accosciarsi sui ginocchi a una soglia di bettola, se alcuno uscisse e la chiamasse....

Nullameno Bice rimaneva paurosa, parendole di indovinare un'altra paura in quella esagerazione del dottore sulla facilit

Ma, certo, alle volte son certi spaventi!! Entra RAIMONDO dal fondo, affrettato. Nicoletta, Fulvia, Raimondo. Che lo vede per la prima. Oh! Raimondo! NICOLETTA si ritrae in disparte, diffidente, quasi paurosa. Asciutto, quasi sgarbato. Buongiorno, signora. Piero è uscito? Non so. Giulia mi disse di averlo veduto uscire. È uscito senza avvertirti? . Però lo hai veduto? Gli hai parlato? .

Egli era alto, segaligno, dagli occhi grigi, la cui espressione cupa di smarrimento dava, a prima vista, alla sua faccia lunga, olivastra, col naso leggermente schiacciato, con le labbra sottili e pallide, quell'aria sinistra che rende paurosa la fisonomia d'un pazzo. Vestiva con una certa eleganza; il che era naturale perdio! o che doveva lasciar credere che fosse un marchese da burla!

La ragazza fu quasi trascinata da Gianni fuori della stanza e, sola, cominciò a discender le scale, come istupidita, senza che nemmen lei sapesse che cosa si faceva; ma appena in fondo, fu tutta presa dalla angoscia paurosa di non rivederlo mai più: allora risalì precipitosamente e gli si buttò nelle braccia, stanca, priva di forze. Mai come in quel momento la Ghita era stata sua.

La notte si avanzava terribile e paurosa in queste condizioni. Mi chinai sulla poveretta mormorando con quanta maggior dolcezza mi fu possibile: Volete venire con me? Ella fece un balzo e mi guardò sbigottita. Non temete soggiunsi sono madre. A queste parole ruppe in un gran pianto e mi nascose la testa in seno.

Ma Fortunata si svincolò a forza dalla paurosa compagna che la teneva per un lembo del vestito e le disse: Va a casa tu sola, va subito anzi.... io devo salire. E senza soggiunger altro attraversò rapidamente il cortile e l'entratura, e infilò lo scalone. Il conte Leonardo era tornato alla sua soffitta fin dal giorno innanzi, e i primi sintomi del morbo l'avevan colpito nel cuor della notte.

Ambrogio, a Santo Fiore, s'era guadagnata una condizione intermedia fra il pensionato e il servitore. Era l'unica persona, quel vecchio, che a Maria ricordasse sua madre, la povera contessa, la quale, paurosa dei cavalli com'era, non si fidava che di lui solo, e quando usciva in carrozza, non voleva saperne d'altro cocchiere.

Paurosa! le diceva il marito alludendo al salto disperato, ed ella sorrideva e diceva che aveva perduto la testa, che il fuoco mette lo sgomento addosso, ma non diceva altro perchè ora, meno che mai, voleva porre suo marito nel caso di battersi col principe, di perdere la sua posizione. Appena rimessa, voleva andare a Venezia dai suoi, sparire per un certo tempo e farsi dimenticare.