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Gasparo ella cominciò peritosa se gli parlassi tu? Io?... No... non voglio vederlo... adesso.... Quando si sar

la voce tua sicura, balda e lieta suoni la volonta`, suoni 'l disio, a che la mia risposta e` gia` decreta!>>. Io mi volsi a Beatrice, e quella udio pria ch'io parlassi, e arrisemi un cenno che fece crescer l'ali al voler mio. Poi cominciai cosi`: <<L'affetto e 'l senno, come la prima equalita` v'apparse, d'un peso per ciascun di voi si fenno,

Ma perch'io veggo che tu se' adempitore de' sancti desidèri, e la tua Veritá non può mentire, e perché io desidero che ora un poco tu mi parlassi della virtú de l'obbedienzia e della excellenzia sua, come tu, Padre etterno, mi promectesti che mi narraresti, acciò che io d'essa virtú m'inamori, e mai non mi parta da l'obbedienzia tua; piacciati, per la tua infinita bontá, di dirmi della sua perfeczione, e dove io la posso trovare, e quale è la cagione che me la tolle, e chi me la , e il segno che io l'abbi o non l'abbi.

Ti vidi continuò prima che tu mi parlassi. Ti trovai un'aria così grave e severa che la idea dell'amore si allontanò da me e ne fui contenta; ma quando mi parlasti la seconda volta ne rimasi un po' colpita, e quando poi le nostre mani si sfiorarono sul cannocchiale sentii per un attimo con tutta me stessa che ci potremmo amare. Le tue parole su coloro che amano due volte mi fecero rimescolar tutta; però resistevo e sopratutto volevo nasconderti il mio sentimento; alcune altre tue parole che in fatto non mi piacquero m'aiutarono a fingere. Dio mio, sul prato di S. Nazaro ti amavo gi

Temo, Annetta, tu non abbia bastante coraggio per assistere a bello spettacolo. Se tu parlassi, tutto svanirebbe all'istante. Epperciò credo che se abiterò qui un pezzo diverrò un'ombra anch'io. Spero che non confiderai i tuoi timori al signor Montoni; gli spiacerebbero assaissimo. Come! voi dunque sapete tutto, signorina? Oh! no, no.

Aveva l'aria di doverci rimanere il resto de' suoi giorni; dacchè ero tornata, da tre giorni, non era più uscito. « Non esci a passeggiare, babbo? gli domandai. « No, mi rispose; fa un caldo orribile. «Che fare? Pure era necessario ch'io parlassi con Gualfardo da sola. « Babbo, ripresi. Io invece sento il bisogno di passeggiare questa sera.

Tanto vale, dare il tuffo, una volta per sempre. NENNELE fissandolo con occhi sbarrati. Il tuffo! TOMMY ridendo. Non nell'acqua, sai.... Hai creduto che parlassi d'ammazzarmi? Che! Non siamo di quelli. No eh? Il tuffo nei milioni. Pago. Me la sposo. NENNELE inorridita. Tu sposi quella donna...? Promessa data. Fra otto giorni. Fra otto giorni ti giuro che non la sposerai. Chi può impedirmelo?

Marcello... vi amo... Prima che tu giungessi, prima che tu parlassi; sapevo il tuo amore e te lo ricambiavo intero; il tuo silenzio era il tormento dei miei giorni, ogni sera ero tentata di vincere la tua timidit

Chi d'animai, chi di donne e di pesci piglian la pelle; e chi ne la lor propria vengono e son brutti che tremare fanno in fine al solaio di paura; e cosí in altri modi. E farti male non posson, se di giá tu non parlassi; ché allor ti salirian tutti a la pelle. Pur, non ti farian mal; ma forse avresti qualche paura.