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Aggiornato: 17 giugno 2025


Mentre don Pio inerte, senza volont

"S'apron l'ali agli affanni e scioglie il pio Vol la piet

Ma il vinto non era Garibaldi, che dal golfo di Spezia invitava gli italiani a rivolgere il pensiero a Roma e non a lui, bensì il papa: Mentana aveva chiazzato di sangue il volto, le mani e il pastorale del faceto Pio IX, e cielo e terra abborrivano dal consumato assassinio.

Don Pio ciarlò molto più del consueto, discusse con l'Onorati, narrò aneddoti, scenette e rese loquace anche don Alberto, che aveva lo stesso carattere freddo e noioso della sorella. E intanto che parlava beveva molti bicchierini di Tokay, il solo vino che meritasse il titolo nobiliare di nettare, come egli diceva scherzando.

¹²² R. Segreteria, Incartamenti, n. 5290. ¹²³ Forno, Opuscoli cit., II, p. «Nel 1556 i Sovrani di Sicilia ottennero dai pontefici il privilegio di vendere e distribuire le bolle di Pio IV nella occasione della guerra contro i Mori. Per gratitudine di questa concessione Filippo il Prudente fece un’annua assegnazione alla fabbrica di S. Pietro in Roma di scudi romani 1666».¹²⁴

Leggendo oggi, dopo alcuni secoli quello scritto soave e pio, fondato unicamente sui precetti dell'Evangelo, vien quasi fatto di dubitare se sia proprio vero che per esso l'autore abbia potuto essere condannato al rogo da cristiani.

Quella estasi di don Pio durò fino a notte inoltrata; non pensava a nulla, non vedeva nulla altro che il volto soave di Maria e quello sguardo, che il giorno seguente avrebbe colto negli occhi di lei.

Bisognava nonpertanto agire. Bisognava ad ogni costo giungere fino al re. Ella aveva dapprima pensato di rivolgersi alla regina. Ma aveva udito parlare con tanto risentimento contro la durezza, l'albagìa, la cattiveria di quell'austriaca, fatale ai Borboni di Napoli, che Bambina si spaventò di trovarsi alla presenza di lei. Preferì il re, cui dicevano più accessibile, assai pio, plebajuolo.

Vent'anni dopo Pio Nono mi raccontava in una bettola di Palazzuolo il grande aneddoto della sua vita. E il mulo? gli chiesi. Di quelli non ne ho avuti più. Come Garibaldi. Con tutto il rispetto di lei e di lui, gi

e volgeami con voglia rïaccesa per domandar la mia donna di cose di che la mente mia era sospesa. Uno intendëa, e altro mi rispuose: credea veder Beatrice e vidi un sene vestito con le genti glorïose. Diffuso era per li occhi e per le gene di benigna letizia, in atto pio quale a tenero padre si convene. E «Ov’ è ella?», sùbito diss’ io.

Parola Del Giorno

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