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Ma era di una pallidezza cadaverica, i suoi occhi brillavano nelle orbite affossate, i capelli le cadevano in disordine sulle spalle. Passò il giorno chiusa in camera. Suo marito si era allontanato dalla villa col suo domestico.

I suoi occhi divennero prima lucidi, poi iniettati di sangue, poi opachi, infine uscirono dalle orbite, fuori le arcate sopraccigliari. Le palpebre sparvero; le pupille invasero la cornea. Il collo si gonfiò, il naso si profilò. E' tremò sulle ginocchia e si abbiosciò. Il dolore acuto, intenso, spaventevole che aveva cominciato a sentire, lo oppresse. E' perdè la coscienza della sua esistenza.

Quel vecchio aveva i capegli radi e bianchissimi, la fronte spaziosa e prominente, e sarebbe stato un bel vecchio, se non avesse avuto gli occhi troppo piccini ed affondati nelle orbite, il naso troppo sottile ed adunco, e le labbra asciutte, tirate orizzontalmente come un semplice tratto di penna su d'un foglio bianco di carta.

Oh, quella non era via d'arrivarci.... E però minchione chi aveva fegato in corpo e non cercava d'ingegnarsi.... ¹ Sale comuni dei detenuti. che mastro Pasquale eccitato sempre più da questi discorsi, mostrava il pugno al cielo, urlando tutto rosso, con gli occhi che pareva volessero schizzargli dalle orbite, e i denti stretti.

Il suo viso era divenuto colore di piombo: la sua bocca, aperta e schiumosa, lasciava pendere una lingua arida e nera; i suoi occhi, stralunati e spalancati, schizzavano fuori dalle orbite. Filippo mise la mano sul cuore dello strangolato. L'orologio non oscillava più. Tre quarti d'ora erano passati. Non una parola. Un colpo d'occhio tra i due manigoldi diceva tutto.

Quando l’idolo, portato su le spalle da quattro ercoli, si mostrò alfine tra i pilastri del vestibolo, e s’irraggiò alla luce aurorale, un lungo anelito di passione corse il popolo aspettante, un fremito come d’un vento di gioia volò sopra tutte le fronti. E la colonna si mosse; e la testa enorme del santo oscillava in alto, guardando innanzi a dalle due orbite vuote.

All'aspetto di quell'uomo, la parola spirava sulle labbra di Maud, il sorriso tramutavasi in singhiozzo. Il principe era irriconoscibile. A ventisei anni, sembrava caduco. Gli stessi suoi capelli si brizzolavano. I suoi occhi, vitrei, si affossavano ogni giorno di più nelle orbite, come spaventati della luce. Le sue guance, scavate, ingiallivano.