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L'Amalia, risentita che la sua amica avesse scelto per l'appunto un altro invece di suo fratello, s'era messa a trattarla con freddezza, a stare a distanza, e poco dopo s'era sposata, ed era partita col marito per Oleggio. Intanto Mario era partito di nuovo per Torino a compiere gli studi.

Fu occupato infatti il castello, prima da Castruccio , poi da’ Fiorentini . E poco fortificato, lo tolse loro con quel di Piteccio l’arcivescovo e signor di Milano Giovanni Visconti, per mano di Giovanni Visconti da Oleggio capitano delle milizie milanesi, quando, impadronitosi di Bologna, scendeva con esse da questi monti a por l’assedio a Firenze: finchè poco dopo, conclusa la pace fra le citt

In effetto Luchino, indispettito della resistenza oppostagli da quelli di Locarno e di Bellinzona, e dei guasti che recavano alle sue terre con correrie e rappresaglie incessanti, temendo anche il contagio tanto sottile dell'insubordinazione, volle con uno sforzo straordinario domare la straordinaria opposizione. Dal Po, dal Ticino, da Pizzighettone, da Mantova, da Piacenza, raccolse nel Tesinello navi da tal servigio, ben fornite in opera di battaglia; fece fabbricare sei ganzerre, barche di grossissima portata, con cinquanta remi ed ampie vele e torri e macchine, montate ciascuna da cinque o seicento armati. Capitanata da Giovanni Visconti da Oleggio, la flotta venne pel Lago Maggiore ad assaltare Locarno; mentre Sfolcada Melik da terra guidava un grosso di mercenari, che sottoposero Bellinzona, e scesero di l

Giusto era il suo fidanzato, un giovine medico, che aspettava d'essere nominato medico condotto di Oleggio per isposarla. Ed il fratello Gaudenzio era uno studente che faceva il quarto anno di legge all'universit

Intanto la colonna austriaca partita da Oleggio, il cui antiguardo fu visto spuntare ad Olgiate la sera del 23, era in marcia su Varese, forte di quattromila uomini con due batterie e due squadroni, comandata dal tenente maresciallo Urban. Varese giace in una conca di colline alcuna delle quali vestite di macchie e di boscaglie che formano il suo baluardo.

Ramengo era detto da Casale appunto dal luogo donde nasceva nel Monferrato, e donde, bambino in fasce, era stato portato via nel 1209, quando quella terra si era ribellata a Matteo Visconti per darsi a Giovanni marchese di Monferrato ed ai Pavesi. Il padre di lui, soldato di ventura, senz'altra ricchezza che la spada, era venuto a Milano a procacciare sua ventura al soldo dei Visconti. Morto poi nelle battaglie, sulla stessa via lo avea seguito Ramengo, siccome l'unica nella quale sperasse acquistar nome e ricchezze, e contentare l'avara ambizione che lo struggeva. il sollevarsi era difficile cosa in quei tempi agitati, quando Dante si lamentava che diventasse un Marcello ogni villano, il quale venisse parteggiando. Che se ognuno non avesse in pronto esempj di subite fortune, potrei ricordare Giovanni Visconte da Oleggio, povero fanciullo, raccolto di quei di appunto dai Visconti, e messo chierichetto in Duomo, poi fatto cimiliarca, poi podest