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Aggiornato: 4 maggio 2025


Dico adunque primieramente che, cercando in assai parti lo intrinseco senso della Comedia, e in assai lo intrinseco e lo estrinseco, si troverá essere semplice e immutabile veritá, non di gentilizio puzzo spiacevole, ma odorifera di cristiana soavitá, e in niuna cosa dalla religione di quella scordante. Dissi, appresso, il paone avere angelica penna, e in quella cento occhi.

Buon padre, prese a dire, se voi cercate di mia madre, ahimè! la cercate invano: ella riposa sotto la terra odorifera della Guadalupa. Dunque, lode a Dio! non mi ero ingannato. Oh previdenza celeste! E congiunte le mani, levolle al cielo in atto di fervorosa preghiera; quindi rivolto alla giovine, come se gi

Il paone tra l'altre sue propietá, per quello che appaia, n'ha quattro notabili. La prima si è ch'egli si ha penna angelica, e in quella ha cento occhi; la seconda si è ch'egli ha sozzi piedi e tacita andatura; la terza si è ch'egli ha voce molto orribile a udire; la quarta e ultima si è che la sua carne è odorifera e incorruttibile.

Non ebbe appena finito, che il vescovo egli stesso volle porgerle il pane, e la riaveva ad un tempo con acqua odorifera. Ma intanto e’ s’accorse che le sue vesti umide le si erano quasi ghiacciate addosso! Ella infatti tremava tutta. Riflettè poi che a uno stomaco indebolito, non il pane in quel momento, ma le bisognava per riaversi d’un cibo più lieve e più sostanzioso. Con questo pensiero si fece subito dare una mano al domestico, e provò a sollevarla da terra, pur per condurla al vicino spedale. Invocò il soccorso di due che passavano: a’ quali bastò un cenno per porsi a’ suoi ordini. A un di loro affidò il bambino, e fece che l’altro e il suo domestico sostenessero quella infelice sotto le braccia e così la trasportasser col

Tucta larga, tucta gioconda, tucta odorifera, uno giardino dilectosissimo in ; ma e' miseri non observatori de l'ordine, ma trapassatori, l'hanno tucto insalvatichito, tucto ingrossato con poco odore di virtú e lume di scienzia in quegli che si notricano al pecto de l'ordine.

Il paone, secondo che comprendere si può, ha queste proprietá: che la sua carne è odorifera e incorruttibile; la sua penna è angelica, e in quella ha cento occhi; li suoi piedi sono sozzi, e tacita l'andatura; e, oltre a ciò, ha sonora e orribile voce: le quali cose con la Comedia del nostro poeta ottimamente si convengono.

Parola Del Giorno

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