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Aggiornato: 20 giugno 2025
Fino ad oggi non si è potuto classificare giustamente gli odori in conseguenza della tenuit
26 Alcina, poi ch'a' preziosi odori dopo gran spazio pose alcuna meta, venuto il tempo che più non dimori, ormai ch'in casa era ogni cosa cheta, de la camera sua sola uscì fuori; e tacita n'andò per via secreta dove a Ruggiero avean timore e speme gran pezzo intorno al cor pugnato insieme.
Vedeasi Iove, e Mercurio facondo, Venere e Marte, che l'avevano sparto a man piene e spargean d'eterei fiori, di dolce ambrosia e di celesti odori.
Ora, ad intervalli, sul principio di ciascun canto, si udiva la vibrazione metallica di una chitarra accordata in diapente; e tra una ripresa e l’altra si udivano li urti misurati delle trebbio in sul terreno. I due ascoltavano. Forse per una vicenda del vento, ora li odori non erano più li stessi.
e in terra lasciai la mia memoria sì fatta, che le genti lì malvage commendan lei, ma non seguon la storia». Così un sol calor di molte brage si fa sentir, come di molti amori usciva solo un suon di quella image. Ond’ io appresso: «O perpetüi fiori de l’etterna letizia, che pur uno parer mi fate tutti vostri odori,
I sensi dell'odorato, del gusto e del tatto ci fanno conoscere gli odori, i sapori e il contatto degli oggetti: ma solamente quando queste cose sono in rapporto immediato cogli organi dei nostri sensi, cioè coll'interno del naso, coll'interno della bocca e colla pelle: cioè quando questi odori, sapori e contatti sono gi
A 'l gran Maggio i vènti aulenti per le selve hanno lamenti vaghi e assai lontani cori; e, recando ampi tesori d'acque, suonan le correnti. Oh bei colli, sorridenti ne' rosati albeggiamenti, d'onde salgon mille odori a' l gran Maggio! Siede in mezzo i bianchi armenti Gallo e trae novi concenti da' l suo flauto a sette fori; e i richiami ode Licori da le siepi rifiorenti a' l gran Maggio.
Divina miscela di odori zuccherini, freschi-caldi, quasi una polvere di pelurie odorose e di sterchi cotti dal sole e volatilizzati. Una emozione spasmodica spreme il cuore di Pagiolin mentre spalanca il becco per bere a larghi sorsi i moscerini saporiti che salgono dalle gore predilette. Guarda, guarda e vede un'ombra nera muscolosa in una finestra accesa.
Le nostre tele esprimeranno quindi anche le equivalenze plastiche dei suoni, dei rumori e degli odori del Teatro, del Music-Hall, del cinematografo, del postribolo, delle stazioni ferroviarie, dei porti, dei garages, delle cliniche, delle officine, ecc. ecc.
Però dichiariamo subito che dal brulichìo impressionista alla nostra pittura futurista dei suoni, rumori e odori c'è un'enorme differenza, come fra un brumoso mattino invernale e un torrido e scoppiante meriggio d'estate, o, meglio ancora, come fra i primi accenni della gravidanza e l'uomo nel pieno sviluppo delle sue forze.
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