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Aggiornato: 15 giugno 2025


Il servo stava di nuovo sull'uscio, interdetto, chiedendosi se il suo padrone non fosse ammattito, perchè all'annunzio che la zuppa era in tavola, lo aveva guardato con occhi stralunati, come uno cascato dalle nuvole. È in tavola?... Va bene, va bene....

Siccome il cielo non può rimanere sempre sereno, ed anche nei climi migliori si vedono delle nuvole, così la più onesta e felice esistenza ha i suoi giorni burrascosi.

Non si rendeva ragione della ripugnanza che provava. Non faceva un torto a suo padre della sua tenerezza. Ma sentiva che ognuna di quelle carezze distruggeva una sua illusione; le faceva vedere vecchio, brutto, materiale, l'amore che lei aveva collocato in alto, sulle nuvole, puro e bello come una visione di cielo; profanava il suo idolo.

Un giorno la bella contessa Malatesti aveva detto a sua madre, con quel piglio d'ingenua che la sa lunga più che la parola non dica: Mio marito è uno smemorato, ma uno smemorato d'una specie nuova. Ha sempre l'aria di cascar dalle nuvole; ora diresti che vuol ricordarsi di qualche cosa, ed ora che vuol dimenticarsi di qualche altra.

"Aimè! ... ell'era felice; aveva due alettine vellutate che la sollevavano nell'aria, poteva volare... che bella cosa! levarsi su, su, tra le nuvole ed ora..."

Non l'ho mai veduta; disse Laurenti con piglio sbadato. Bravo, perchè Vossignoria guarda le nuvole, sia detto con sua buona licenza. Ma noi l'abbiamo veduta, sul muro accanto all'olmo, proprio l'ultima volta che la signora venne in giardino.

Noi pensiamo invece a una architettura simile all'architettura dinamica musicale resa dal musicista futurista Pratella. Architettura in movimento delle nuvole, dei fumi nel vento, e delle costruzioni metalliche quando sono sentite in uno stato d'animo violento e caotico. La linea a zig-zag e la linea ondulata. Le curve elissoidi considerate come rette in movimento;

D'altronde, se io vi fo la parte che taglio a me stessa; se v'incateno al mio proprio destino che sia un trono di astri o un desinare di arsenico di che vi lamentate voi dunque? Di che? : di che? Voi venite. Io non vi chiamo, per Dio! Ma bandite le nuvole dalla vostra fronte: voi entrate in un cuore nuovo.

Un raggio brillante di luna, che si sprigionava da due nuvole, bagnò il sembiante del principe. Maud rinculò spaventata. Quel sembiante nobile testè, quei lineamenti belli, erano accartocciati da un'orrida convulsione. Le labbra spandevano una schiuma livida e sanguinolenta. Gli occhi rotavano ferocemente nelle orbite.

Ubaldo cadeva dalle nuvole e assicurava a tutti che il principe non era guarito, tutt'altro che guarito, e che il suo cervello dava gravi apprensioni.

Parola Del Giorno

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