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Aggiornato: 27 giugno 2025
Sí che l'uno exulta in gaudio, cioè il giusto che è vissuto con ardentissima caritá, e lo iniquo tenebroso si confonde in pena. Al giusto la tenebre e visione delle dimonia non gli nuoce, e non teme, però che solo el peccato è quel che teme e riceve nocimento. Ma quegli, che lascivamente e con molte miserie hanno guidata la vita loro, ricevono nocimento e timore ne l'aspecto delle dimonia.
E io, che posto son con loro in croce, Iacopo Rusticucci fui; e certo la fiera moglie piu` ch'altro mi nuoce>>. S'i' fossi stato dal foco coperto, gittato mi sarei tra lor di sotto, e credo che 'l dottor l'avria sofferto; ma perch'io mi sarei brusciato e cotto, vinse paura la mia buona voglia che di loro abbracciar mi facea ghiotto.
AMASIO. Che Amor è cieco, non ferisce chi deve, è ingiusto, poiché patisce che non sia riamato chi ama; maledice la sua mala ventura; chiama Cintio ingrato e senza core, ché non corrisponde con amore a tanto amore. LIDIA. Dicete una bugia: c'ho lasciato d'amar Cintio. AMASIO. Non lece dir bugie. LIDIA. È vero; ma è manco male quando giova a chi la dice e non nuoce a chi l'ascolta.
Ché al vero obbediente la inperfeczione del prelato gattivo non gli nuoce: anco alcuna volta gli giuova, perché con la persecuzione e con pesi indiscreti della grave obbedienzia acquista la virtú de l'obbedienzia e la pazienzia sua sorella. Né il luogo inperfecto non gli nuoce.
Stanno ne l'acqua delle molte tribolazioni e temptazioni, e non lo' nuoce perché stanno ataccati al tralcio de l'affocato desiderio. Questo gode d'ogni cosa, e non è facto giudice de' servi miei né di veruna creatura che abbi in sé ragione; anco gode d'ogni stato e d'ogni modo che vede, dicendo: Grazia sia a te Padre etterno, che nella Casa tua ha molte mansioni.
E io, che posto son con loro in croce, Iacopo Rusticucci fui; e certo la fiera moglie piu` ch'altro mi nuoce>>. S'i' fossi stato dal foco coperto, gittato mi sarei tra lor di sotto, e credo che 'l dottor l'avria sofferto; ma perch'io mi sarei brusciato e cotto, vinse paura la mia buona voglia che di loro abbracciar mi facea ghiotto.
E sopra si è detto che semplicemente l'estrazione della moneta è espediente alli Stati, e dove è piú trafico tanto piú è espediente, e perciò è libera l'estrazione in detti luochi; e dove l'estrazione è libera e vi è il detto accidente del trafico, non torna il conto sbassare il peso alla moneta, perché viene con effetto a proibire l'estrazione, quale proibizione, come si è provato, genera danno, nuocendo all'accidente del trafico, lo che non segue in Regno, nel quale, come si è detto, non vi è l'accidente predetto, e, per li disordini nati, l'estrazione, che giova all'altre parti d'Italia, al Regno nuoce: donde per questa ragione è chiaro che, giovando il remedio di sbassar la moneta, non ostaria alcuna delle predette ragioni.
L'essere ricco non nocque a lui, come nuoce a molti che la troppa fortuna confonde e stanca, perchè il denaro non gl'impedì mai di studiare e di fare del gran bene alla povera gente. Fin da fanciullo, dice un santo libricciuolo che mi fu dato di consultare, Ambrogio mostrò animo così pietoso, che non osava far male a una formica.
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