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Aggiornato: 11 ottobre 2025
Ma dopo quel breve intermezzo di sentimento paterno, durante il quale s'era trovato d'accordo miracolosamente con le idee del notaio, Fabiano s'era come ripreso e allontanato, e il suo sguardo era tornato freddo. Bella figura ci farebbe, Lei, col ramoscello d'olivo nel becco, esclamò, guardando il naso un po' ricurvo del dottor Alemanni.
27 Par che gli occhi se ascondin ne la testa; cresciuto il naso par nel viso scarno: de la belt
Si recò in fondachi dove non era conosciuto, e quando ebbe fatto compra di ciò che desiderava corse tosto verso casa sua. Per fortuna questa volta niuno de' suoi creditori era fuori a vederlo passare. Antonio si stupì forte di non iscorgere neppure dietro i cristalli dell'uscio il naso appuntato dello speziale.
Da quel dì cominciai a guardare in cagnesco il piccolo dottor Grobian, dal naso d'aquilotto, dalle spalle di facchino, che andava schiacciato sotto l'enorme tuba e infagottato nell'enorme cravattone di seta. E siccome ringhio suscita ringhio, anche Franzon imparò a conoscermi e a guardarmi in cagnesco tutte le volte che m'incontrava sul pianerottolo o nell'androne della casa.
E le preghiere e il desiderio esposto, Turpin rispose: Caro paladino, io veggo a gran cimento tu m'hai posto: conosco di Marfisa il cervellino, e temo esporre a troppo grave rischio le monachette con quel bavilischio. Era Turpino un vecchierel scarnato, con naso grande, adunco e pavonazzo, ciglia avea grosse e collo sperticato, come un Scipio African d'un tristo arazzo.
Rispose che non era più in Sicilia; viste le cose assai imbrogliate, aveva creduto regolare di lasciar zitto zitto i compagni con un palmo di naso, a cavarsela come potrebbero. Certo s'era imbarcato.
A tressetti? a briscola? a naso e primiera? Oh, peggio assai, a zecchinetto; e corrono un po' troppo i quattrini. Bisogna averci fortuna, come il nostro commendatore, per trovarci gusto. Dopo tutto, una signora gentilissima; e se vorr
Seguì un silenzio, durante il quale Maurizio tracannò il secondo bicchierino, e non sapendo più quel che si facesse, riprese di sulla tavola e di sotto il naso di Carlotta la bottiglia faccettata, e se ne versò un terzo. Ma i motivi? interrogò severo. Capisco un'esitazione, un dubbio, una ritrosia. Capisco una risposta che chieda tempo. Non capisco un rifiuto definitivo, e senza discussione.
Peccato! disse la Villari, benevolmente materna, scordando per il momento di essere Messalina o Francesca o Fedora. Non avete carattere. Siete buono; siete decorativo; non siete stupido. Ma avete, come si potrebbe dire, il naso fatto di pasta frolla, di pasta frolla cruda, che ognuno può prendere e far girare in qua e in l
Non ha voglia di lavorare... E poi, affè che per dargli alcun lavoro bisogna proprio voler gettare via il denaro. Vuol dire che è poco abile nell'arte sua? Lo speziale volle grattarsi, secondo il suo solito, la punta del naso; ma il suo dito incontrò il cerotto che copriva la graffiatura.
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