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Aggiornato: 2 giugno 2025


Deve partire!... Per obbedire.... Ma perchè?... perchè? e senza sapere!... Io. Motore! Mio motore! Alza la voce! Io non voglio più udire questo vasto gridìo di donne scamiciate esasperate dal caldo atroce in questo glorioso meriggio furibondo di guerra!

Dal primo momento che parlaste di colazione, un dolce palpito... Agitò il mio povero cuore.... Una soave immagine.... Intravveduta nella nebulosa dei miei sogni..... Parve si realizzasse.... E risero di nuovo e camminarono nella polvere alta della via maestra, e ne ingoiarono della polvere! Il meriggio era soffocante.

Una lettera di Fulvia! Un freddo sudore m'imperlava la fronte in quell'ardente meriggio d'agosto. Una lettera di Fulvia! Era viva; ricuperata dopo l'agonia di quei giorni in cui l'avevo creduta morta, ed avevo pensato a lei con tutto l'amore che giustifica la inviolabile solennit

Era circa il meriggio quando le artiglierie di Castel Sant'Angelo annunziavano alle fedeli pecore esser la gran processione in procinto di muovere da Porta Pia per Borgovecchio verso la massima basilica.

Correva il mese di giugno. La villa e il giardino erano nel più bel momento. La indicibile calma del meriggio pesava sulla campagna. Il sole batteva a piombo ma in quelle ombre tranquille, al fresco zampillare delle fontane, sull'erba umida regnava un'atmosfera paradisiaca. Le cascate sembravano aspettare che le ninfe del bosco nella loro olimpica nudit

«Ah! ah! mi ricordo che in un meriggio d'estate subitamente entrai nel silenzio d'un chiostro azzurro, tutto oliato d'ombra e di vecchio oro solare... Vi entrai regalmente, sul mio cavallo monumentale, come una Tentazione superba di Gloria e di Lussuria, altissima brandendo, la torcia del delirio!...

Dunque, bisognava vincere a Melazzo e sin dopo il meriggio, tutte le condizioni della battaglia erano in favore del nemico, ed i figli della libert

Sarei ne l'odor de' ciclami Che ti bea, nel limpido sol Che fende gli avversi fogliami Sul meriggio e caldo ti vuol. Nel cielo che l'occhio tuo mira Cercando la spume e la , Nel vento che gira e sospira. Diletta, in passar presso a te.

O genti buone, Se i canti miei v'han dato un entusiasmo, Se una scintilla dell'anima mia V'arse un istante, siatemi cortesi D'una lagrima! Ho qui dentro un'angoscia Che non ebbi giammai!... Oggi ho perduto L'illusïone del mio primo amore! Questo è il mio fatale!... E l'abbiam tutti, Genti buone, quaggiù!... Questo è il meriggio!

Si durò così in una pugna ineguale ed accanita sin dopo il meriggio. A quell'ora la nostra sinistra avea ripiegato alcune miglia indietro e si rimaneva così scoperti da quella parte. La nostra destra e centro, che si erano riuniti al comune pericolo, tenevano, ma con molte difficolt

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