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Non è una sua parola? Mi sembra di riconoscerla. Gherardo Ismera. Forse. Mortella. Gli ho anche udito dire: «L’amicizia è un dono di vita che si fa in piedi per riceverlo in ginocchio». Gherardo Ismera. N’era ben degno. Mortella. Ma in ginocchio non si riceve anche il colpo di grazia? Gherardo Ismera. Mortella, voglio parlarvi... Mortella. , parlatemi di lui.

Giuliano, diventato imperatore, desiderava conservare l’amicizia cogli antichi compagni di studio, ed era lieto quando alcuno di essi gli mostrava l’intenzione di avvicinarsi a lui e di venire alla sua corte. All’amico Basilio che appunto gli aveva scritto per annunciargli la sua venuta, risponde con questa lettera gentile ed incoraggiante: «Il proverbio dice

Comincieremo quindi a notare, che la prima volta che i Romani compariscono sulla scena della Storia Giudaica si fu ai tempi di Giuda Maccabeo, il quale prevedendo che a lungo andare non avrebbe potuto tenere testa al re della Siria; mandò due legati a Roma per impetrare l’amicizia del Senato e la sua mediazione col re anzidetto, allora tributario dei Romani.

²⁰¹ Eunap., 109. ²⁰² Eunap., 111. Un uomo che, certo, ebbe un’influenza risolutiva sullo spirito di Giuliano, al momento psicologico della sua ribellione a Costanzo, e che, probabilmente, mise la mano nella preparazione del pronunciamento militare che proclamò Giuliano imperatore, è il medico-filosofo, Oribasio di Pergamo, appartenente, lui pure, al cenacolo neoplatonico. Noi sappiamo che Oribasio fu il solo degli amici di Giuliano che potè accompagnarlo in Gallia. Egli lo volle con , come medico, ciò che gli fu concesso, perchè s’ignorava l’amicizia esistente fra i due. Gi

Il tiro, perbacco, era da furbo; ma non era, perdiana, da amico. Damiano incominciava a sentirsi nel fondo dell’anima la puntura di un piccolo rimorso, e immaginava che il giorno seguente, a bordo della Nina, quella puntura gli sarebbe diventata una piaga. Povera amicizia, che i poeti hanno cantata come un amore senz’ali! Fate che una donna si metta di mezzo, e vedrete dove va l’amicizia.

Ottenere il passaporto sotto il governo austriaco non era impresa troppo facile. Nessuno aveva il diritto di viaggiare, nemmeno all’interno dello Stato, senza che il governo ne conoscesse il motivo, e lo trovasse plausibile. Per raggiungere l’intento giovava molto la prestazione d’un amico che fosse in buona vista della polizia. In simili casi, e in varie occasioni, l’amicizia di Zecchini riuscì utilissima al capitano, il quale vivendo incognito, ed essendo rappresentato sovente da un individuo giudicato come suddito sommesso e fedele, passava presso le autorit

Il che, forse, prova che l’amicizia è un sentimento superficiale, incompiuto, artificiale in gran parte. Certo, non è un sentimento originale, connaturato nella specie umana. Se lo fosse, Domeneddio avrebbe disposte diversamente le cose; prima di fare quel grande miracolo che sapete, avrebbe creati e messi a discorrere insieme due uomini. Non vi pare?

L’amore e l’amicizia gli avrebbero fatto dimenticare la sua casa, e i suoi affari, se la politica non lo avesse costretto alla partenza, per apportare nel Veneto le decisioni prese dalle assemblee dei Carbonari, e provvedere con ogni sollecitudine ai prossimi avvenimenti. Furono presto d’accordo nel fissare il tempo delle nozze.

Un singulto convulso erale succeduto ai prolungati sospiri, e da que’ begli occhi scendevano grosse lacrime e le bagnavano il volto. Egli presala per mano, facea di sorreggere quel suo dolce capo a uno dei suoi omeri: ma sentitosi fortemente commosso, temè ad ogni tratto gli si smarisser le forze. L’amicizia e l’ospitalit