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Aggiornato: 4 luglio 2025
Ma con questo metodo non si fanno libri, o quadri, o musiche.
La caduta del Regno italico, narrazione desunta da testimonianze contemporanee e da documenti inediti o poco noti per cura di GIOVANNI DE CASTRO, Milano, Treves, 1882; 16º, p. 366. È ricco, come tutti i libri del DE CASTRO sull'et
Ma però, a detta dei citati Autori, ritiensi che pecchino mortalmente coloro che introducono quelle usanze. ARTICOLO III. Dei Turpiloqui, dei Libri osceni, delle Danze o dei Balli e degli Spettacoli. § I. Dei Turpiloquii.
Altri libri stavano sul tavolino da lavoro e sul comodino accanto al letto. Il commissario di polizia li rimoveva ad uno ad uno, apriva le cassette dei mobili, nessuna delle quali era chiusa, e data un'occhiata agli oggetti d'eleganza muliebre dei quali erano piene, le richiudeva.
Egli contava di lasciarla morendo al suo alunno, ormai diventato un maestro che ne sapeva più di lui. Non aveva nella casa alcun ufficio speciale; faceva da bibliotecario pei libri suoi e pei libri di Bruno, e serviva a questi da segretario, quando Bruno non aveva voglia di sbrigare la sua corrispondenza con i conoscenti di Parigi, di Bruxelles, di Vienna, di Roma.
Quelle lacrime mute su quel visino affilato di bimba facevano più pena a vederle che non avesse fatto la disperazione di prima. Diana si struggeva. Piange come una persona grande per un grande dolore. È uno strazio. Alberto alzava gli occhi dai suoi giornali, dai suoi libri.
Sei zecchin d'oro avea chiesti l'ingrata in prestanza a colui, ch'io il credo appena; con que' zecchini poi col suo marito avea barato il mercante e tradito. Questo è il costume che s'usava allora nelle commedie e ne' libri novelli.
Ma che adolescenti? replicò la signora Susanna Duranti Io dico che nessuna donna per bene può tener sul suo tavolino quei libri... Io mi vergogno di averne letti due o tre. La signora Susanna ignorava che sua figlia li aveva, di nascosto, letti quasi tutti.
In Francia esser potean quindici o venti, che viveano a giornata d'impostura, stampando fogli settimanalmente, rubati da altri libri malamente.
D'altra parte, la maraviglia o, piú veramente, l'idolatria de' tempi per la novitá dell'erudizione solleticava a lui l'ambizioncella, e persuadevalo ad ostentare in qualche modo il catalogo de' tanti libri ch'egli aveva letti. Non è dunque strano che il marchese cedesse alla corrente. Del resto, alcune brevi canzoncine del Santillana fanno fede ch'egli avesse un cuore non del tutto prosaico.
Parola Del Giorno
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