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Aggiornato: 20 giugno 2025


Un nuovo Pontefice benediva l'Italia, perdonava ai ribelli, accoglieva i proscritti, e poneva sotto la tutela della Croce la causa dei popoli. Queste notizie entusiasmavano i legionari e la partenza per l'Italia era nella mente di Garibaldi ormai risoluta. L'annunzio della sollevazione di Palermo e di Messina venne a precipitarla; la lotta era gi

«Era tanto il terrore del nemico per l'eroismo dei legionari, che i suoi capi non riuscirono a condurlo ad un secondo attacco. «Infine venne la desiderata oscurit

Il colonnello Marrocchetti dopo d'aver ordinato ai Legionari di coricarsi, e lasciar avanzare il nemico senza far un tiro, quando questo giunse a breve distanza, ordinò la carica, e come leoni sulla preda, si precipitarono i Repubblicani sui Borbonici, e si portarono a bajonettate sino dentro Velletri.

Attendiamoci di sentire altre vittorie, acciò si giungesse al santo scopo di liberare gli afflitti fratelli del Continente dal duro giogo d'un barbaro. Palermo, 30 giugno 1848. Il Maresciallo di Campo, Ministro della Guerra Giuseppe Paternò =Garibaldi s'imbarca coi suoi legionari per l'Italia.=

Era la sera del 29 aprile del '49, e il maggiore occupava coi suoi legionari la porta di San Pancrazio, quando gli venne annunziata la presenza di un giovinetto, il quale chiedeva di lui. Rigo Salvani stava in quel punto scrivendo; però, fatto entrare il visitatore, gli chiese, senza alzar gli occhi dal foglio, chi fosse e che cosa volesse.

Saputosi a Montevideo la notizia dell'assunzione al trono pontificale di Pio IX e delle sue idee riformatrici, nonchè delle apparenti sue intenzioni di promuovere guerra contro l'Austria, a Garibaldi ed ai suoi legionari sembrò giunta l'ora di combattere per la redenzione della loro terra natale, e senza indugio, in nome suo e dei suoi compagni d'arme, scrisse al Nunzio papale a Montevideo, offrendo i suoi servigi nella guerra contro lo straniero.

La confusione però durò poco e guidati da prodi ufficiali, e da alcuni sott'ufficiali avanzi delle guerre americane, i nostri Legionari, dopo d'aver piegato un momento, si precipitarono sul nemico, che sbaragliarono completamente.

Fa vela per l'Europa con un drappello dei suoi legionari e, salvato il naviglio da un incendio in alto mare, arriva a Nizza, abbraccia la sua vecchia madre e va a offrir la sua spada a Carlo Alberto. Non accettata l'offerta, corre a Milano, dove il governo provvisorio gli conferisce il comando di cinquemila volontari: troppo tardi.

Narciso Bronzetti pure ferito andava in ore notturne tra le scolte francesi per togliere ai nemici il corpo del suo servo fedele. I legionari del Medici, affrontarono la grandine dei Vincennes per sottrarre da una casa incendiata dal fuoco nemico i cadaveri dei loro compagni ivi caduti quando essi la difendevano, d'onde il nome di Casa Bruciata. Eroismi immortali!

E l'intendente: Mandai presso il colonnello Peard il mio migliore commissario, e quei me lo rimandò dichiarando che voleva essere indipendente. Ebbene, riprese Garibaldi, che mangino l'indipendenza. I legionarî di Peard vivono di caccia. Uccisero gi

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