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Aggiornato: 27 giugno 2025
Vieni a casa mia, propose ospitalmente il compagno. Mio padre lavora fuori di Milano, e torna a casa soltanto la sera del sabato. Domani sera verr
Le donne e le ragazze povere l'hanno di rame dorato, o d'argento sottilissimo, che costa pochi fiorini. Però la grande ambizione è d'averlo d'oro, e a questo fine si lavora, si risparmia, si sospira per anni interi. Se poi dovessi parlarle delle gelosie, io che ho la cameriera col casco d'argento e la serva col casco d'oro, ne potrei dire qualche cosa."
Dipinge colla macchina? domandò il giovane. Voleva dire la macchina fotografica. No signore; rispose l'interprete dipinge a mano. Parve che dicesse tra sè: che peccato! e rimase un momento sopra pensiero. Poi disse: Domandavo.... perchè colla macchina si lavora più preciso.
Io esterno altamente la mia sorpresa a D. B. che prende uno sbozzo, e d'improvviso sento una voce che mi risponde in buon francese: «Ah! signore, bisogna venire dalle dieci della sera alle tre del mattino ed allora vedrete quanta gente!... Qui si lavora la notte e si dorme il giorno.»
Lassù, nel febbraio del 1820, presso alcune grotte sepolcrali sotto la cinta delle vecchie mura di Melos, un povero contadino, a nome Jorgos, stava lavorando di zappa intorno ad un vecchio ceppo d'albero, che voleva sradicare da un ciglione di terra. Ai colpi del contadino, il ceppo, scambio di balzar fuori, si affonda in una buca. Jorgos, senza volerlo, ha scoperto un ipogèo, una specie di grotta quadrata, larga da quattro a cinque metri e profonda altrettanto, rivestita d'intonaco, non senza indizii di quadrature policrome. Da buon greco moderno, che conosce il pregio di simili incontri, Jorgos discende nel sotterraneo, e trova, mezzo affondate nel terriccio, parecchie erme di Dei, come un Mercurio, un Bacco indiano, e finalmente il torso d'una Venere, mancante delle braccia e di tutta la parte inferiore, dall'anca in giù. Lavora indefessamente e trova il resto della statua, fino al plinto, insieme con rottami di braccia e di mani, di zoccoli, d'iscrizioni e via discorrendo. Da quegli avanzi non c'è modo di ricomporre le braccia della Dea. Ci sono, per esempio, tre mani; ma quali sono veramente le due che le convengono? Jorgos non sta a beccarsi il cervello; ha il grosso della statua, e questo gli basta per capire che egli tiene in poter suo un capolavoro dell'arte antica e che potr
Dunque, metodologia, asfissía. Ma in conclusione, ciascuno lavora secondo il proprio genio. Se i tedeschi per filar diritto hanno bisogno di tutti questi «freni teorici», adoperino pure questi freni teorici. L'essenziale è che non deviino, che il risultato sia buono.
Il salario è insufficiente, è un vero salario della fame come lo chiamerebbero in Inghilterra; ma il guaio maggiore è questo: il contadino non è sicuro di averlo per tutto l'anno. È fortuna, se in media esso lavora per 200 giorni all'anno; la lira, quindi, o i sessanta centesimi al giorno devono essere ridotti alla met
E il piú delle volte si lavora con quegli ori ed argenti o monete vantaggiose, che nelle istesse cittadi ove si fanno le zeche esser si trovano, per far danari per uso delle proprie cittá, i quali alle volte sono poi stati trasportati in altri luoghi e spesi per maggiori valori di quelli ch'erano stati fatti; la qual cosa è di molto utile ad alcuni particolari, ma di grandissimo danno a molti.
Eccolo cresciuto, eccolo alla scuola, ai cari studi, ai baldi propositi; ha inteso dire che il babbo non è ricco, che lavora per vivere, che affatica giocondamente in et
E il mio vicino continuò: Egli lavora ogni giorno, lavora sempre. Dalla mattina quando si leva fino alle quattro dopo mezzogiorno, è a tavolino. Il suo cervello è sempre in attivit
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